di Maria Gabriella Taboga
Il 23 novembre scorso si è tenuto un incontro online su “I fondi europei per la Latina del domani” organizzato dal PD di Latina, a cui ha preso parte anche il Vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori.
La delibera sui fondi europei approvata dalla Regione vede circa 17 miliardi di euro da investire in infrastrutture prioritarie del Lazio, il tutto nel quadro della programmazione 2021-27 e delle proposte presentate alla conferenza delle Regioni per quanto concerne il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Il momento storico che stiamo attraversando, infatti, ha dell’eccezionale e, in quanto tale, richiede risposte altrettanto eccezionali: occorre, ora più che mai, tornare a pensare allo sviluppo dei nostri territori. Spesso infatti, a mancare è stata proprio una visione di sviluppo del complessivo sistema regionale.
A tal motivo il Next Generation EU, lo strumento composito al cui interno c’è il dispositivo della ripresa e resilienza, è un’opportunità da cogliere e far fruttare al meglio, per investire oggi guardando al domani.
1. La modernizzazione del sistema Paese, quindi la nostra regione, e si tratterebbe di un primo sistema di sviluppo e crescita;
2. La transizione ecologica, dunque la crescita immaginata in uno sviluppo di economia circolare;
3. L’inclusione sociale, territoriale e generazionale.
“Questi gli assi su cui ci siamo mossi”, spiega Leodori aggiungendo:
Ciò che non abbiamo fatto e che, a nostro avviso, andrebbe scongiurato, è che il Sistema Paese ritiri fuori, sfruttando il Recovery, quelle idee e quei progetti del passato mai realizzati che non ci permetterebbero di stare al passo con gli altri Paesi europei. Abbiamo di fronte una serie di programmazioni da tenere insieme per dare un quadro unitario di sviluppo e crescita del territorio”.
Intensamente coinvolta nella programmazione immaginata è la Provincia di Latina. Per questa, sono diversi i progetti messi in campo.
Per quanto riguarda il sistema di collegamenti nell’ottica di una maggiore interconnessione, sono state menzionate diverse opere: la famosa Roma-Latina e Cisterna-Valmontone; alcuni interventi sulla FL 8, la tratta ferroviaria che collega Roma con parte della provincia di Latina fino a Nettuno; interventi anche sulla Superstrada che collega Frosinone e Latina e sulla trasversale tirreno-adriatica che vedrà il collegamento Cassino, Formia e da lì Avezzano; la bretella Cisterna-Valmontone, ricordata dal segretario provinciale Claudio Moscardelli.
Con riferimento invece alla digitalizzazione dell’intero territorio regionale, si è parlato anche di pari opportunità: esiste, infatti, una disparità di trattamento tecnologico ravvisabile tra le nuove generazioni, poiché non tutti hanno accesso in ugual modo agli stessi servizi digitali, e la pandemia lo ha dimostrato.
Leodori ha inoltre evidenziato l’importanza di impiegare i fondi europei per favorire la parità di genere, argomento cardine del dibattito nazionale e internazionale, incentivando sin dalle scuole medie la formazione delle ragazze nei corsi di laurea a stampo scientifico.
Sul piano del welfare, un importante progetto vede la realizzazione di 500 nuovi asili nido, numero che porterebbe a quasi 2000 l’offerta degli asili nella Regione Lazio (2700 sarebbe il numero ideale per soddisfare l’autosufficienza del Lazio).
“C’è da capire come impiegare questo piano di ripresa e rilancio con sguardo al ruolo degli enti territoriali, soprattutto i comuni. Si è scelta la strada in base alla quale non sono le Regioni il punto di filtro tra Comuni, Province e Governo, ma è il Governo il punto di sintesi”
Alle parole del Vicepresidente Leodori, hanno fatto seguito quelle di Carlo Medici, Presidente della Provincia di Latina, che sulla progettazione multilivello ha aggiunto: “perché funzioni, si dovrebbe andare in soccorso alle amministrazioni, ai comuni”.
L’invito a fare dei fondi europei un impulso forte per il nostro territorio è poi venuto dal Consigliere regionale Salvatore La Penna:
“Viviamo un momento di accelerazione della storia. Su Latina c’è il tema della portualità, che attraverso le risorse provenienti dall’Europa può essere potenziato. Guardiamo ad esempio a Gaeta, Formia, Ventotene e Ponza”.
E sul tema della portualità è a sua volta intervenuto Enrico Forte, anche lui Consigliere regionale, che ha ricordato quanto proprio lo sviluppo legato al mare ponga Latina al centro di un sistema di economia marittima.
In ultima analisi: senza dubbio risulta fondamentale, ora più che mai, pensare ad una linea programmatica di interventi per mettere il Lazio sulla strada di una modernizzazione vera. E senz’altro serve lavorare per una Regione più sviluppata digitalmente; più connessa, sia dal punto di vista delle infrastrutture che per la connessione digitale; con meno disuguaglianze e più equilibrata. Ma è anche vero che non serviva una pandemia per capire quanto fossero necessarie determinate infrastrutture e quanto fossero urgenti certi interventi, sia sul piano della digitalizzazione che delle pari opportunità, settori da noi ancora troppo trascurati rispetto al resto dei Paesi europei.
Ciò che si deve tenere bene a mente è che i fondi europei sono un’occasione irripetibile per il nostro Paese, e vanno usati al meglio. Sono l’opportunità per guardare, finalmente, verso lo sviluppo sostenibile; l’innovazione; la crescita; l’integrazione europea e le nuove opportunità di lavoro per i giovani.
Soprattutto per pensare ai giovani, perché come ha affermato Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, per il programma Next GenerationEu
«stiamo prendendo in prestito denaro dalle generazioni future. Queste risorse dovrebbero quindi essere investite per loro».
Mi chiamo Maria Gabriella Taboga, ho 22 anni e mi sono laureata in scienze politiche e relazioni internazionali. Nella vita leggo, molto; mangio, decisamente; studio, abbastanza; sono gattara, assai; sono femminista, sempre. Una escalation confusionaria di cose.
Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.