di Paolo Iannuccelli
A Latina si andrà presto al rinnovo del consiglio comunale, ne abbiamo approfittato per conversare con il Sindaco Damiano Coletta
Sindaco, in poche parole come giudica il suo primo mandato?
La priorità era ripristinare la legalità nella macchina amministrativa. Abbiamo lavorato tantissimo per mettere definitivamente alla porta quel “sistema” di commistioni tra politica e criminalità che era stato portato alla luce da Magistratura e Forze dell’ordine. Abbiamo trovato al nostro insediamento tanti debiti fuori bilancio, altri sono arrivati in questi cinque anni, sempre per questioni ereditate dal passato. Abbiamo lavorato facendo di legalità e trasparenza una missione, ora in Italia ci considerano un modello tanto che spesso partecipo come invitato a forum nazionali su questi argomenti. Ne sono orgoglioso. All’inizio, come naturale, abbiamo trovato delle difficoltà poi facendo esperienza siamo indubbiamente cresciuti.
L’emergenza Covid è stata dura, come l’avete affrontata?
Da amministratore e da medico, sono stato sempre consapevole della pericolosità di questo virus. Questa è una malattia che pretende rispetto per se stessi e per gli altri. Chi ancora oggi mantiene un atteggiamento superficiale dovrebbe comprendere il sacrificio dei sanitari che assistono i pazienti più sfortunati. La mia esperienza di medico credo sia stata importante, ho mantenuto un contatto con i cittadini tramite dirette facebook giornaliere molto seguite, nel corso delle quali ho informato e reso consapevoli tantissime persone. Il Covid l’ho affrontato da paziente con fiducia verso i sanitari e ringrazio davvero tutta la città di Latina per i messaggi che mi sono arrivati e la vicinanza che mi hanno dimostrato. Le cose stanno decisamente migliorando riguardo la pandemia ma non dobbiamo abbassare la guardia.
Il suo movimento ed i democratici sono convolati a nozze, perche?
Pezzo dopo pezzo stiamo arando quel “campo largo” il cui perimetro, come ho sempre sostenuto, è segnato dai valori, gli stessi che l’Amministrazione ha sempre perseguito in questo mandato: equità, partecipazione, bene comune, sviluppo, inclusione, sostenibilità, innovazione, ricerca, solidarietà. C’è una comune visione sulla strada da percorrere. E’ servito del tempo, perché ognuno di noi ha dovuto smussare qualche angolo. Noi abbiamo il dovere di offrire alla città di Latina solidità. Arriveranno risorse importanti, dobbiamo farci trovare pronti. Stiamo attraversando un momento di epocale mutamento che segnerà lo sviluppo di Latina. Abbiamo il dovere di programmarlo insieme ad altre forze progressiste e moderate che condividono il nostro programma e sono disposti a scendere in campo per sostenermi alla carica di sindaco.
Comune di Latina e Ater di Latina, rispettivamente come soggetto proponente e soggetto attuatore, partecipano al bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti “Qualità dell’Abitare” con il progetto di rigenerazione urbana “A gonfie vele”. E’ soddisfatto?
Sono contento della partnership con l’Ater di Latina che ci ha permesso di presentare in sinergia questo progetto di rigenerazione urbana. Abbiamo fatto tutto il possibile per restituire una nuova luce ai cittadini che vivono la zona oggetto dell’intervento, parliamo di oltre 500 nuclei familiari. “A gonfie vele” è un progetto di contenuti. Il processo di rigenerazione urbana prevede la riqualificazione e la ristrutturazione di edifici ERP, oltre che dello spazio pubblico. Le finalità di <A gonfie vele> sono quelle di promuovere laboratori di cittadinanza e favorire partecipazione, socializzazione nella fruizione degli spazi verdi e inclusione sociale. Tra la ricostruzione dell’ex Icos e gli interventi sugli altri edifici interessati dal progetto (Lotto 46-47-49) l’operazione riguarderà 13mila mq di superficie utile lorda. Aree verdi, piste ciclopedonali, alloggi a canone calmierato, un asilo nido, una biblioteca comunale, aule studio e di co-working, un centro sociale polivalente, un centro anziani, locali destinati alla Asl e alla Questura: queste le funzioni che verranno insediate nell’area”.
Sindaco, la accusano di non interessarsi dei borghi, è così?
Non credo, penso immediatamente ai tanti patti di collaborazione tra comune e associazioni presenti sul territorio delle popolose frazioni che circondano latina. Ricordo le prime iniziative. Aree verdi di Latina Scalo, del Gionchetto e Borgo Montello sono state affidate a tre distinte associazioni stringendo con il Comune di Latina un patto di collaborazione. Il primo accordo, che rientra nell’amministrazione condivisa dei beni comuni, è stato siglato per la cura del parco giochi di Largo Platone a Latina Scalo. È un gruppo di cittadini residenti in via Gionchetto ad avere firmato il secondo Patto con il Comune. Anche in questo caso oggetto dell’accordo è la valorizzazione di un’area verde, quella che si trova appunto in via Gionchetto. Un terzo accordo è stato firmato con l’Associazione “Conca 1932” per la cura del parco di Borgo Montello, un’area che si trova in Via Livenza. Sempre nei borghi, in questi 5 anni, sono stati effettuati importanti interventi di manutenzione. A Latina Scalo, Borgo Faiti, Borgo San Michele e Borgo Piave è partito il “porta a porta” che nel primo mese di servizio ha visto salire al 70% la percentuale di differenziata. Ricordo inoltre a Latina Scalo la riapertura del Parco Faustinella, l’intervento di asfaltatura di via del Mirto, i lavori di piazzale dell’Ambrosia e la valorizzazione dell’ex cinema Enal. Insomma, penso che chi mi accusa di non interessarmi dei borghi lo faccia in maniera strumentale, senza guardare alla realtà delle cose.
Latina ambiente è fallita, si è passati ad Abc, un percorso che lei ha fortemente cercato.
Con la costituzione dell’Azienda Speciale ABC abbiamo operato una vera e propria svolta nella gestione della raccolta dei rifiuti urbani. I primi tempi non sono stati facili, è stato necessario gestire i postumi del fallimento di Latina Ambiente e abbiamo fronteggiato, sempre con successo, una serie di ricorsi che hanno inevitabilmente rallentato il decollo. Sono passati tre anni dalla nascita di Abc, siamo consapevoli di avere operato una scelta coraggiosa. Abbiamo ritenuto che fosse strategico far tornare alla comunità la gestione di questo servizio, senza demonizzare la gestione privata come dimostra l’assegnazione dell’appalto dei trasporti pubblici ad un Consorzio di aziende private. Abbiamo voluto mantenere ed ampliare i posti di lavoro, proprio in ragione della fattispecie giuridica dell’azienda speciale. Ben 50 lavoratori sono stati stabilizzati. In questi mesi molte problematiche sono state affrontate e risolte. La dirigenza Abc ha provveduto a ripristinare l’officina dell’azienda, ad acquistare alcuni mezzi e noleggiarne altri indispensabili al servizio e si dovrà fare di più. Per la prima volta sono state attivate le isole ecologiche. La raccolta differenziata sta procedendo bene, i cittadini sono soddisfatti del nuovo servizio e si comportano con molta dedizione e competenza. Presto verrà ampliata ad altre zone di Latina, l’ambiente è sempre un capitolo al quale guardiamo senza soste, è il nostro futuro.
La Marina non è mai decollata pienamente nonostante certe potenzialità, quali i motivi?
C’è tanto da fare per sviluppare il turismo e migliorare il nostro lungomare spesso oggetto di abusi edilizi e di uno sviluppo senza adeguata programmazione, sicuramente caotico. La stagione balneare 2020 ha visto un incremento notevole di presenze grazie al turismo di prossimità, stiamo lavorando per una nuova estate favorevole, proporremo molti momenti di svago di qualità per residenti e vacanzieri. Il mare di Latina è ora accessibile anche ai diversamente abili. Alcune passerelle per l’accesso in spiaggia sono state installate nei tratti del lido compresi tra Capoportiere e Foce Verde e tra Capoportiere e Rio Martino. In particolare, sul lato destro sono state collocate sei passerelle a rampa per disabili per agevolare il passaggio sull’arenile e sei Sedie Job per l’accesso alla spiaggia e all’acqua. Sembrano cose scontate, ma fino a 5 anni fa non esistevano questi servizi essenziali. Questa è la vera “rivoluzione della normalità”. E poi abbiamo sistemato in modo opportuno e regolare la questione dei chioschi che tanto aveva fatto discutere.
L’università di Latina è una realtà in crescita, quale futuro?
“E’ partito da tempo a Latina il nuovo corso di laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche dell’Università La Sapienza. La provincia pontina è il secondo polo chimico-farmaceutico italiano, istituire questo corso di laurea colma un vuoto ed è un’opportunità. Abbiamo puntato l’attenzione sull’importanza del dialogo costruttivo e strutturato che si rafforza tra istituzioni e territorio. Un’opportunità per i giovani che hanno la possibilità di costruire il proprio percorso di crescita professionale sul territorio, ma anche per le imprese che possono avere qui le risorse e le competenze da includere nel ciclo produttivo come anche per sviluppare la ricerca. Siamo in una zona particolare e cosa possiamo offrire di diverso? La possibilità di interagire con le aziende dando ai giovani l’opportunità di fare sperimentazioni e costruire percorsi di studio innovativi a favore del territorio. La Sapienza sta investendo notevoli risorse per completare il Campus universitario e ampliare i servizi agli studenti, dai laboratori alla mensa alla ricettività.”
Paolo Iannuccelli: nato a Correggio, in provincia di Reggio Emilia, il 2 ottobre 1953, risiede a Nettuno Dopo aver vissuto per oltre 50 anni a Latina. Attualmente si occupa di editoria, comunicazione e Sport. A quest’ultimo Iannuccelli ha dedicato una vita intera, nelle vesti di atleta, allenatore, dirigente, giornalista, organizzatore, promoter, consulente, nella pallacanestro.
Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.
Ottima iniziativa editoriale, ero da tempo incredulo nel costatare che nella mia città si facessero solo cose sbagliate o fatte male, non è così, questo spazio giornalistico aperto ai cittadini ci consente ora di valutare anche le cose positive.