La città sospesa

di Marcello Ciccarelli

Sono state le elezioni dell’incertezza.
I cittadini non hanno compiuto una scelta netta sul governo della città, avendo privilegiato tre opzioni non componibili con le procedure finora utilizzate.
L’opzione prevalente è stata quella dell’astensione, forse per una marcata diffidenza verso tutti o, per essere più ottimisti, operando una sospensione di giudizio.
Un’altra opzione è stata la scelta dei candidati del centrodestra, in grado di mantenere uno stretto rapporto con il proprio elettorato pur se lontani dalla gestione del potere amministrativo.
Infine, dopo non aver confermato, al primo turno, la rappresentanza di LBC e del PD eletta nel 2016, hanno scelto il loro sindaco al secondo turno.
E ora? Come portare a sintesi queste indicazioni elettorali?
Si parla di larghe intese, che ovviamente sono necessarie: le alternative sono sicuramente deleterie.
Non convincono sia la spallata per andare a rivotare, come pure la ricerca di una pattuglia di ‘responsabili’ per mettere insieme una maggioranza risicata: sono scenari entrambi non funzionali per un’amministrazione che sta per impegnare il futuro della nostra città.   

Paesaggio con la torre di Babele XVI Secolo - 
Tobias Verhaecht 1561-1631
Paesaggio con la torre di Babele XVI Secolo –
Tobias Verhaecht 1561-1631

Dunque larghe intese, alla luce del sole, su punti qualificanti.
Alcuni, interessanti, sono stati già proposti in campagna elettorale, altri da ripensare anche alla luce dei finanziamenti europei e nazionali, cominciando dalla scelta di un’area provinciale per gli impianti necessari a chiudere il ciclo dei rifiuti.  
Comunque di là di queste considerazioni, che in queste ore, un po’ tutti coloro che hanno un po’ di buon senso politico stanno facendo, i due schieramenti possono approfittare della necessaria pax amministrativa per risolvere i loro problemi, pena l’ennesimo naufragio dei progetti causa incapacità politica.
Il centrodestra deve rinnovare la sua classe dirigente e trovare una sua legittimazione culturale oltre il logorato anticomunismo e il richiamo alla mitizzazione della Fondazione.
Il centrosinistra sembra aver individuato, almeno sulla carta, un nuovo personale politico sempre che il bambino non venga soffocato nella culla.
Gli rimane il non semplice problema di un radicamento sociale oltre quello degli operatori nei servizi e delle professioni. 
 

E, forse, così i due schieramenti potranno aggredire il partito dell’astensione, il loro comune nemico.

Marcello Ciccarelli, in pensione, attivo solo cerebralmente. Una volta docente e amministratore. Ancora appassionato di matematica e politica.

Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.

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