Diritto di ReCesso: nel forno

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

La storia che segue, e’ una storia di maleducazione, che io detesto.
Ma certe volte e a seguito di certe cause…

Comunque.

Ieri mi sono fermato ad ora di pranzo ad un forno per prendere al volo un pezzo di pizza.

Il forno in questione, fa pizze, panini e dolci.
E’ di strada e ha un largo spiazzo davanti per cui spesso ci si fermano anche trasportatori e altri abitanti della strada.

Entro nel forno.

Davanti a me c’e’ solo una simpatica vecchina che chiameremo “La donna cannolo”.
Dietro di me entrano due fate di 130 kili appena scese dal camion.

E via via arrivano altri corpulenti avventori.
L’odore di fame e sudore s’impadronisce del locale.

La ragazza del banco si appresta a servire “La donna cannolo”.

– Salve signora, che le serve?
– Eh signori’… vorrei un vassoio di mignon che dobbiamo festeggiare il compleanno di mia figlia.
– Bene signora. Quanti? Faccio io un po’ misti?
La ragazza del bancone e’ lesta.

-Mah… pensavo 20-25 ma li scegliamo adesso piano piano assieme…

La tensione sale leggermente.

– Allora signori’. Me ne mette due alla cioccolata.
– Bene!
– Ma la cioccolata e’ quella buona?
– Certo.
– Ma sicuro? Posso sentire l’odore?
– Certo.

Le fate ignoranti dietro di me iniziano a fremere.
La fame, e’ fame.

– Poi signori’ me ne mette una alla frutta.
– Ecco!
– Ma no la tolga che la frutta magari non e’ fresca. Me ne metta una alla crema va.
– D’accordo. Siamo a tre ne mancano 22. Vuole pensarci un momento con comodo, cosi’ intanto servo questi signori?
– No no. Signori’, ecco ho deciso. Mi rimetta quella alla frutta.
– Quattro.
– Ma la frutta e’ fresca?

La commessa inizia a sudare.
Lancia occhiate sconsolate.
La fame degli avventori comincia a ad essere palpabile.

– Poi anche un diplomatico.
– I diplomatici non ci sono.
– Puo’ andare a vedere dietro? Mi piacciono tanto i diplomatici.
– Signora. Abbia pazienza non ci sono.
– Va bene. Pero’ quella alla frutta la tolga. Che magari la frutta non e’ fresca.
– Tre! Annuncia sconsolata la commessa.

Intanto gli stomaci dei tipi dietro di me sembrano la griglia di partenza della moto gp. Da un momento all’altro mi aspetto la telecronaca di Guido Meda.
La tensione e’ alle stelle.

– Eh… mi metta una sfogliatina…
– Quattro.
– E anche una crostatina pero’ tolga la sfogliatina…

Credo sia stato a questo punto che uno dietro di me ha ululato qualcosa tipo:
– Ah signo’! Qua se non se move su figlia fa in tempo a fa n’altro anno!

Il tutto puntellato da un chiaro bestemmione (quello cinofolo) in dolby sorround che ha fatto ammutolire tutti i presenti.

Forse e’ anche partita l’app del rosario sul telefono della signora che all’improvviso ha completato il vassoio con 21 cannoli tutti uguali, velocizzando di gran lunga le operazioni.

Dopo la bestemmia, la donna cannolo, quell’enorme mistero volo’, tutta sola verso un cielo nero nero si incammino’.
Tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui spari’.
Altri giurarono e spergiurarono che non erano mai stati li.

Finalmente toccava a me.

Mi sentivo tipo Jorginho prima di tirare il rigore decisivo contro la Spagna.

Ho incrociato al volo lo sguardo famelico delle fate.

– Un pezzo di pizza. Misura standard. Gusto come ti pare. Senza tovagliolo…

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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