Diritto di ReCesso: La canna fumaria

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

Insomma.

Ieri vado a casa di mia madre per ottemperare alla pulizia della canna fumaria della stufa.

C’è da fare una premessa.

Mia madre è una maniaca compulsiva dell’ordine.
Casa sua pare un Apple Store.
Ogni superficie è libera da qualsiasi oggetto e tirata a lucido.

A casa di Marzia (volevo scrivere casa nostra ma tanto non ci avrebbe creduto nessuno) invece le superfici sono piene di cose su cose che poggiano su altre cose dove le bambine poggiano cose.
Per evitare frizioni e crisi di panico, Marzia è stata costretta a dare il Daspo a mia madre.
Ma questa è un’altra storia.

Comunque prendo il caffè di rito con mia madre che immancabilmente lava la tazzina prima che io riesca a bere il caffè.

– A ma, ma il caffè?
– Eh… bello de mamma. Ho lavato la tazzina. Ma se vuoi te lo rifaccio.
– Lascia perde.

Poi mi alzo e con fare deciso annuncio:

– Vado a prendere la cassetta degli attrezzi!
– Ma perchè tu hai una cassetta degli attrezzi?
– Si ma. L’ho comprata al Lidl. Non l’ho mai aperta ma ce l’ho.

– Bello de mamma… te stai a fa n’ometto.
– Si ma, ho fatto pure lo sviluppo de recente.
– Ma c’hai pure il trapano?
– Vabbè mo non esageramo.
– Tuo fratello ce l’ha!
– Ma!
– Oh!
– Mi fratello s’è anche comprato un biglietto pe Roma. De sola andata. 10 anni fa. Quindi mo non cominciamo eh?
– Vabbè… però c’ha proprio un bel trapano…
– Adesso hai sviluppato anche un’estetica dei trapani? Vabbè dai… famme lavorà.

Salgo sulla scala, con l’agilità del Mago Pancione ripetendo tra me e me la formula magica “Auli Aule Tulilem Blem Blu” per dimenticarmi che soffro di vertigini.

La canna fumaria ha un coperchietto che si smonta con una chiave esagonale di quelle da vero uomo che io modestamente posseggo.

Giro la prima vite cadono Due e dico DUE granelli di fuliggine.

Mia madre ha un sussulto.

– Non puoi spostare la scala che pulisco?
– Ma! Rilassate. Sporcheremo un pochino. Poi puliremo.

Alla parola sporcheremo vedo gli occhi di mia madre iniziare a roteare nelle orbite.

– Ma…
– Eh…
– Adesso smonterò un pezzo. Uscirà tanto sporco. Non è meglio che esci fuori?
– Tanto sporco???!?
– Nero… nerissimo. Te la senti?
– Oddio…
– Se vuoi chiamo la Commercialista Ipocondriaca e te faccio segnà lo Xanax. Anzi. Un Tso me pare più adeguato.

Comunque.

Concludo le operazioni nel modo più veloce possibile.

Vado alla ricerca della chiave da vero uomo ma non la trovo più.

– Mà! Ndo sta la chiave che devo rimontà tutto?
– L’ho messa in lavastoviglie che era sporca.

Vabbè.

Tutto bene quel che finisce bene.

Adesso, dopo una notte insonne devo solo trovà il coraggio de scende da sta cazzo de scala.
Che quando soffri di vertigini a salire ce la fai.
Ma scendere è terribile.

Ma adesso mi calmo un attimo e sono sicuro che ce la farò.

E voi, ovunque siate, qualunque cosa stiate facendo gridate forte assieme a me:

“Auli Aule Tulilem Blem Blu”

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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