Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.
La ricordo come se fosse ieri la guerra.
Ricordo le trincee.
Ricordo l’incedere lento del tempo, le notti seguire i giorni, ricordo gli ordini.
Mantenere la posizione, avanzare, mantenere la posizione, soldato!
Ricordo quando fui convocato per essere spedito al fronte.
Ricordo le parole del generale Marzia:
– C’e’ il colloquio con la maestra di Marta, soldato!
– Signorsi sissignore!
– Tu sei maschio (sottolineando questa parola con un sorrisetto ironico).
Il tuo tempo e’ inutile.
Vai li a far la fila.
Mi chiami quando manca una sola mamma prima di noi.
Quindi quando mancano solo tre ore.
La maestra, santa donna, e’ un filo prolissa.
– Signorsi sissignore
– Solo due raccomandazioni soldato. Potrai entrare dalla maestra.
Ma parlo io.
Tu annuisci solo.
Sentirai ad un certo punto la voglia di dire cazzate, soldato.
Bene, in quel momento ricorda che non hai altre case dove andare, soldato. E ti ricordo di quanto l’inverno sia rigido.
– Signorsi sissignore!
– Un ultima cosa soldato. Le mamme in fila sono cattive. Mantieni la posizione. Avanza e mantieni la posizione soldato, e non rivolgere parole a nessuno.
– Signorsi sissignore!
Aveva previsto tutto il generale.
Una mamma c’ha provato.
– Ho una zia che muore tra due ore, mi fa passare?
Sparagli Emy, sparagli ora e se si rialza sparagli ancora.
Ricordo con commozione, quando solo dopo 23 ore di fila, ho chiamato Marzia per darle il segnale:
– Generale, dietro la collina non c’e’ piu’ nessuno.
E’ andata bene. Ho annuito da paura.
Ho passato la notte nell’ospedale da campo allestito fuori dalla scuola. Giusto il tempo per recuperare le forze.
Mentre scrivo qualche mamma e’ ancora al fronte a far la fila.
Il numero delle vittime sale di ora in ora.
Ma io torno a casa.
Tra due minuti e’ quasi giorno, e’ quasi casa, e’ quasi amore.
Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.