Diritto di ReCesso: Whatsapp

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

Ormai, quando ti svegli la mattina, prendi il telefono, trovi tipo 700 messaggi arretrati su Whatsapp.

Apri l’applicazione e, figlio dei tempi analogici, pensi che durante la notte sia morto qualcuno.


Cerchi il nefasto messaggio e alle 6 del mattino di imbatti in:

barzellette vecchie come me, catene che se non le mandi a 10 amici muori fulminato all’istante,

video di gattini.


Poi dai una rapida scoperchiata al vaso di Pandora.
La chat della scuola.
Richieste di compiti, avvenute nella notte.
Raccolta fondi per il compleanno di Pierkevin e Mariajennifer.
Giacchetti persi, zaini persi, maestre perse, figli persi, rabbia, odio e dichiarazione di guerra alla Corea del Nord al congiuntivo e all’istituzione millenaria della H.

Poi c’e’ il porno.
Avro’ 2 giga di acrobazie al limite dell’impossibile.
Tette che per vederle ci vuole la versione plus del telefono, piselli grandi, piselli piccoli, piselli doppi insomma na marea de cazzi.
Anche se la moda del momento impone video di una bellissima ragazza che poi si scopre avere tra le gambe il particolare anatomico di cui sopra.

E poi le chat, quelle che adoro di piu’. Quelle che finiscono in fondo alla lista. Quelle tipo “cena del 6 aprile 2014” che non caga piu’ nessuno ma che ogni tanto ci faccio un giretto quando ho bisogno di silenzio.


In ultimo spesso trovo il messaggio di mia madre.
Il piu’ bello.
Il piu’ atteso.
Quello che mi fa tornare bambino.
Dice “ahdhhegafhakdgsjkkkbggffananb” piu’ o meno. Che belle parole.
Speriamo non sia successo niente.
Magari dopo la chiamo.

Ah dimenticavo.

Se state morendo, mandatemi un sms.

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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