Si è da poco chiusa l’VIII edizione di Lievito, rassegna a carattere culturale organizzata da RinascitaCivile in collaborazione con molte associazioni locali.
Lievito, contenitore artistico poliedrico e multiarte, come ogni anno, ha riempito e movimentato la settimana a cavallo tra il 25 aprile e il 1 maggio: sono stati ben 41 gli eventi tenutisi per lo più presso il Palazzo della Cultura che hanno spaziato dall’impegno all’intrattenimento.
Davvero tanti i temi portanti: siamo stati inondati di momenti dedicati alla letteratura, alla musica, passando per il teatro, il cinema, la scienza fino all’enogastronomia. Molti gli appuntamenti che hanno divertito e intrattenuto anche i più piccoli e i ragazzi, utili a riflettere e a crescere insieme.
Dei più di 40 eventi solo due sono stati a pagamento, dunque le tante occasioni di scambio e arricchimento nella maggior parte dei casi sono state ad ingresso libero.
Per sapere di più su questa “scecherata culturale” mai scontata in una città come Latina, abbiamo chiesto a Felice Costanti, presidente di RinascitaCivile ed organizzatore di Lievito, di commentare a caldo la manifestazione.
Si è chiusa da poco l’ottava edizione di Lievito. Felice Costanti, oltre ad essere Presidente di RinascitaCivile, lei è tra gli organizzatori, che bilancio ne può tracciare?
Lievito è una rassegna organizzata fin dal principio da RinascitaCivile, quindi è naturale che il presidente pro tempore dell’associazione, nella qualità di responsabile legale, ne sia il primo organizzatore e responsabile, ma confesso che alla rassegna mi sento legato in maniera più viscerale, sentendo una sorta di paternità, che ovviamente condivido con alcuni cari amici, cui negli anni si è aggiunta una vera e propria squadra: lo staff di Lievito.
Anche quest’anno siamo riusciti ad organizzare oltre quaranta eventi in una settimana, di cui solo due con ingresso a pagamento. Dobbiamo in primo luogo ringraziare i nostri sponsor, che ancora una volta hanno voluto sostenerci; senza il loro generoso e prezioso contributo, un evento così articolato non sarebbe neppure concepibile.
Poi naturalmente sono da ringraziare i partner e tra questi principalmente le scuole, sia gli Istituti Superiori che hanno concesso le loro strutture che le altre scuole, che hanno comunque coinvolto gli studenti, inclusi gli Istituti Comprensivi, che hanno partecipato ad alcune iniziative con i loro alunni; un ringraziamento particolare ai ragazzi e alle ragazze dell’I.I.S. Vittorio Veneto-Salvemini, per averci aiutato nell’accoglienza del pubblico, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro.
Ma sono state tante le associazioni partner, che hanno costruito insieme a noi il successo di questo appuntamento, basta scorrere con attenzione il programma per rendersi conto della molteplicità delle collaborazioni: noi siamo da sempre convinti dell’importanza di fare rete ed anno dopo anno si è addirittura rafforzata la nostra convinzione di mettere a fattore comune le esperienze e le capacità del generoso mondo del terzo settore.
Il ringraziamento finale è destinato alla gente che ci segue, un pubblico folto e sensibile che attende febbrilmente un appuntamento divenuto ormai caratteristico e significativo: un ideale ponte tra la festa di liberazione e la festa del lavoro.
Ma senza la partecipazione appassionata ed il sostegno del nostro pubblico che si sente Comunità, tutto questo non avrebbe alcun senso.
Ci sono state polemiche mosse da politici locali sull’utilizzo degli spazi per la realizzazione degli eventi culturali. Come risponde a tal proposito?
Il buon senso consiglierebbe di non rispondere a insinuazioni malevole e pretestuose, e così facendo si eviterebbero sterili polemiche, non dandogli l’eco che non meritano. Altre volte però non ci si può esimere.
Tanto per cominciare, fin dalla prima edizione di Lievito nel 2012, l’Amministrazione comunale aveva autorizzato l’utilizzo delle sale teatrali a titolo gratuito, così fece anche il Commissario Barbato nel 2016. Solo nel 2017 e 2018 questa consuetudine è stata interrotta, nelle more di una regolamentazione chiara dell’utilizzo degli spazi pubblici.
Le regole debbono valere per tutti e perciò non si capisce perché sarebbe dovuta essere discriminata la nostra Associazione.
Ma c’è anche un altro punto che mi preme sottolineare: chi insinua che RinascitaCivile sia stata favorita pare non accorgersi nemmeno che, sia allora nel 2012 che ora nel 2019, non c’era la fila per organizzare eventi e promuovere manifestazioni culturali nella nostra città. E non lo notano perché non si sono mai neppure posti il problema delle politiche culturali a Latina, di rendere attivi e funzionali gli spazi civici, quasi preferissero che il palazzo della Cultura rimanesse inutilizzato e vuoto: un totale spreco di risorse. Anche la polemica sul primo maggio, senza il tradizionale concerto per non andare in concorrenza con Lievito, è stata fuori luogo; bastava dare un’occhiata al programma che, come di consueto, non prevedeva né la tradizionale sezione acustica né lo spettacolo serale, quindi nessuna potenziale concorrenza all’eventuale concerto, se vi fosse stato qualcuno ad organizzarlo. E questo rimanda ad un altro vizio capitale, che attanaglia la nostra comunità, la maligna denigrazione degli sforzi altrui anziché la sana competizione a fare meglio, magari a fare insieme agli altri.
Macché… c’è chi pare trovar piacere solo a disfare, a gettare fango e sospetti, invece che parlare di qualità delle proposte, di sinergie da mettere in campo e di volontariato.
Lievito è per sua natura momento di crescita artistico-culturale. Cosa resta a fine manifestazione dello spirito d’arricchimento per la Città e cosa c’è da augurarsi per l’edizione del prossimo anno?
A fine manifestazione si prova un senso di smarrimento, come se la ressa di emozioni stentasse a placarsi e restasse ancora nell’aria un riverbero di colori e di suoni. Poi con la stanchezza ed il rilassamento, ci si accorge degli errori che si dovevano evitare e delle opportunità che si potranno cogliere in seguito, insomma pian piano subentra la soddisfazione per le cose realizzate e poi di nuovo la curiosità per le cose da progettare avanti.
La soddisfazione più grande deriva dalla consapevolezza di aver vissuto un evento comunitario, un percorso fatto insieme a tante persone e da proseguire ancora, con vecchi e nuovi compagni di viaggio.
Ci rincuora la partecipazione appassionata ed il sostegno della nostra gente, che dà un senso a tutti i sacrifici e gli sforzi, con la speranza di far meglio la prossima volta e che anche gli altri facciano meglio.
Nello spirito di Lievito, che ci ha sempre mosso e guidato fin dal principio, ci auguriamo che vi siano altri eventi ed altri soggetti che diano impulso e facciano vivere i luoghi della cultura nella nostra città, moltiplicando l’offerta e garantendo una fruizione accessibile a tutta la cittadinanza, accogliente, inclusiva e rispettosa delle regole.
Intervista a cura della nostra Francesca Di Folco