Politica e civismo

di Agostino Mastrogiacomo

Partiamo da un punto: la possibile ricandidatura dell’attuale sindaco in carica, Damiano Coletta, stavolta però sostenuta con un già nominato “Campo Largo” che includa specialmente, e prevalentemente, il Partito Democratico.
Non tanto perché quest’ultimo non ha (avrebbe), un candidato o candidata di spessore, ma perché un’alleanza con la candidatura Coletta in testa varrebbe molto di più nel confronto con le altre forze in partita, compresa la possibilità di misurarsi con il Centro Destra unito su una candidatura condivisa.
Diciamo pure che è un tema che ha avuto diversi svolgimenti che sono stati tutti al momento bocciati da diverse commissioni con voti sempre sotto la sufficienza.

L’attuale sindaco di Latina, Damiano Coletta

Perché al di là delle opportunità di natura elettorale, esiste una questione, o più questioni politiche, che pongono una domanda che finora non ha avuto risposta positiva: è davvero possibile un’alleanza tra queste due espressioni, una direttamente politica e l’altra esclusivamente civica?
Ma questa unione finora a Latina non è accaduta ed è successo anzi che le due forze si siano combattute.
Probabilmente perché i numeri non la rendevano necessaria e spesso i numeri nelle assemblee contano più della convergenza di idee, a quanto pare.
Quindi, diciamo che in partenza non ci si trova con lo spirito giusto e forse per questo il Pd manifesta lo stesso distacco che ha subito nei quasi 5 anni di governo Coletta.
Ora, i tempi sembrano maturi e mai come prima l’espressione napoletana del “scurdammose o’ ppassato” pare attuale alla compagine di LBC, sostenitrice di Coletta Sindaco, e al Pd di Latina. O di una parte, del Pd di Latina.
Ma non a quel PD che sulla carta, e quindi nei numeri, è quella che conta, che ha la maggioranza ed esprime, democraticamente, la linea del partito e della sua operatività, delle sue scelte politiche.

Il segretario comunale di Latina del Pd, Franca Rieti


Ma ci sono anche delle differenze rispetto all’esempio riportato di Terracina e di come una forza politica, Fratelli d’Italia, abbia sostenuto una candidata civica e vinto con un consenso trasversale contro la Lega del suo coordinatore e parlamentare di peso, Francesco Zicchieri.

Francesco Zicchieri

Coletta ha già governato e, rispetto a quanto annunciato nel suo mandato, tradendo qualche aspettativa.
Di peso, come la cultura (Teatro chiuso su tutto), la questione ambientale (questione rifiuti , verde pubblico), urbanistica (blocco generale), sport (piscina coperta in primis).
E quello che appare definitivo nel segnalare che tale alleanza sembra impropria è il fatto che non è previsto, ne prevedibile, che questo Campo Largo a traino Coletta  sarebbe mai e poi mai disponibile a sostenere un candidato terzo, espressione  condivisa della società civile, visto che di civismo al servizio della politica si parla.
La percezione è che questa alleanza più che finalizzata ad un’idea politica sia utile ad esprimere anzitutto il prossimo candidato sindaco, Damiano Coletta, in modo blindato.
La mia idea è che in un contesto come questo servirebbe un triumvirato, figura politica non contemplata dall’ordinamento repubblicano, che esprima tre candidati che non necessariamente debbano poi esprimere il nome del Sindaco, ma che siano rappresentativi della società viva della città.

Uno/una del mondo del terzo settore, uno/una del mondo dell’impresa, e uno/una del mondo del lavoro.

Insomma un’elevazione del civismo al servizio della politica, unitamente alla politica e non avulso, né alieno da questa.

Agostino Mastrogiacomo, chef di cucina. Impegnato da sempre nel volontariato e assessore ai servizi sociali del Comune di Latina nell’anno 2014. Attualmente presidente Acli terra di Latina. Oltre che presidente dell’associazione trapiantati di Latina Sese’ Caldarini.

Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.

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