“Verità per Giulio Regeni” – anche a Latina Giulio fa cose

del Gruppo Giovani Amnesty International Latina

Giulio Regeni, 28 anni, è stato ucciso in Egitto tra la fine di gennaio e i primi di febbraio 2016. Il suo corpo martoriato è stato trovato in un fosso alla periferia del Cairo il 3 febbraio 2016 con evidenti segni di tortura.

Ho riconosciuto Giulio solo dalla punta del naso. Quello che è successo non è un caso isolato
Paola Deffendi, madre di Giulio

Giulio, originario del Friuli, era un dottorando dell’università di Cambridge nel Regno Unito. Si trovava in Egitto per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani presso l’Università americana del Cairo.
Il 25 gennaio 2016, in un clima di forte tensione per il quinto anniversario dell’inizio delle proteste che portarono alle dimissioni del presidente Hosni Mubarak, è uscito di casa per raggiungere i suoi amici a una festa di compleanno, dove non è mai arrivato.

Il suo corpo devastato dalle torture, è stato ritrovato per caso il 3 febbraio nei pressi di Giza, lungo la strada che dal Cairo porta ad Alessandria. Aveva il volto irriconoscibile, su cui “si era abbattuto tutto il male del mondo”, ha raccontato Paola, la mamma di Giulio Regeni.

Fiaccolata per Giulio Regeni organizzata da Amnesty International lo scorso anno in Piazza del Popolo, Latina

La brutale uccisione di Giulio Regeni ha scioccato il mondo, ma ha anche acceso i riflettori sul metodo delle sparizioni forzate praticato oggi in maniera sistematica in Egitto e che i ricercatori di Amnesty International hanno documentato attraverso fatti e testimonianze. Il quadro che ne risulta è allarmante: in media tre quattro persone al giorno sono vittime di sparizioni forzate nel paese. Una strategia mirata e spietata diretta dall’Agenzia per la sicurezza nazionale che risponde al ministro degli interni egiziano Magdy Abd el-Ghaffar.

Lo striscione giallo “Verità per Giulio Regeni” ha fatto il giro del mondo.

Insieme a La Repubblica da febbraio 2016 Amnesty Italia ha lanciato una campagna per non permettere che l’omicidio del giovane ricercatore italiano finisca per essere dimenticato, per essere catalogato tra le tante “inchieste in corso” o peggio, per essere collocato nel passato da una “versione ufficiale” del governo del Cairo.
Qualsiasi esito distante da una verità accertata e riconosciuta in modo indipendente, da raggiungere anche col prezioso contributo delle donne e degli uomini che in Egitto provano ancora a occuparsi di diritti umani, nonostante la forte repressione cui sono sottoposti, dev’essere respinto.

Parte del Gruppo Giovani Amnesty International Latina con il Sindaco Damiano Coletta e Valeria Campagna, presentatrice della mozione per l’adesione alla campagna “Verità per Giulio Regeni

Verità per Giulio Regeni” è diventata la richiesta di tanti enti locali, dei principali comuni italiani, delle università e di altri luoghi di cultura del nostro paese che hanno esposto questo striscione, o comunque un simbolo che chieda a tutti l’impegno per avere la verità sulla morte di Giulio.

“In questo giorno di memoria, desidero anzitutto rinnovare sentimenti di vicinanza e solidarietà ai genitori di Giulio Regeni, che nel dolore più straziante sono stati capaci in questi anni di riversare ogni energia per ottenere la verità, per chiedere che vengano ricostruite le responsabilità e affermare così quel principio di giustizia che costituisce principio fondamentale di ogni convivenza umana e diritto inalienabile di ogni persona”.

– Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella –

Il 25 gennaio 2021, Latina si è unita alle centinaia di comuni italiani che hanno aderito alla campagna di Amnesty Italia. Il gruppo giovani della città si augura che gli studenti, nell’entrare nella biblioteca comunale e nel rivolgere un pensiero a quello che era un loro collega, ricordino il valore dello studio, della ricerca, della verità.

Biblioteca comunale di Latina

Che quella frase sia un monito per tutta la città, affinché la battaglia per la difesa dei diritti umani sia la battaglia di ognuno e perché nessuno possa considerare i diritti della comunità tutelati fintanto che anche solo uno vede i propri negati.

Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.

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