ArcheoTour, S. Maria in Via Lata

Chiesa di Santa Maria in Via Lata

di Carlo Pavia

foto 1

Là dove è oggi la chiesa di S. Maria in via Lata (foto 1), durante il I secolo era invece un grandioso e alto portico che correva parallelo alla via Flaminia (foto 2).
Sui suoi resti insiste anche l’adiacente Palazzo Doria-Pamphili.
Il portico fu considerato fino all’Ottocento (anche dal Lanciani) come facente parte dei Saepta Iulia (la cui posizione è stata invece individuata più spostata verso il Pantheon).
Trasformato in spazio commerciale (horrea) attorno al V secolo, su un ben preciso settore si insediò subito dopo una diaconia con annesso oratorio (foto 3), che fu il primo luogo di culto cristiano dell’area.

foto 2
foto 3

Tale ambiente sotterraneo si compone di diverse parti e vi misero mano anche Pietro da Cortona ed i suoi collaboratori all’epoca della ristrutturazione seicentesca (da foto 4 a 7).

foto 7

Fino a poco tempo fa nella cripta erano ubicati diversi affreschi medievali, staccati per ragioni conservative ed ora visibili presso il Museo della Crypta Balbi.
In loco restano le riproduzioni di tali affreschi, alcuni marmi lavorati dai cosmati ed anche una colonna in marmo alla quale, secondo tradizioni medievali, sarebbe stato legato l’Apostolo Paolo (foto 8).

foto 8

In una stanza della cripta è infine ubicato un rilievo marmoreo, opera di un collaboratore di Pietro da Cortona (foto 9).

foto 9

Tra il VII e il IX secolo vennero aggiunte le decorazioni della struttura inferiore, ora rimosse per ragioni conservative, di cui rimane il pavimento in stile cosmatesco.
Del portico rimangono i pilastri in travertino e le mensole che sorreggevano il mezzanino (foto 10 e 11).

Per saperne di più, Carlo Pavia, ROMA SOTTERRANEA, Gangemi Editore.

Indirizzo: Via del Corso, 306 – Roma
Zona: Rione Trevi (Quirinale-Tritone-Barberini) (Roma centro)
Telefono: +39 06 83396276
Orario: Tutti i giorni dalle ore 17.00 (estate dalle 18) alle 22.00.

Carlo Pavia è l’Archeospeleofotosub (definizione coniata dal giornalista Fabrizio Carboni per un articolo sulla rivista Panorama): archeologo, speleologo, sub e fotografo.
Autore di molti libri sulla Roma antica, fondatore delle riviste “Forma Vrbis” e “Roma e il suo impero”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *