Da “Tutto qui”, di Franco Marcoaldi

Fuori di qui si spara, e non a salve.
Tu pianti salvie selvatiche , e fai
bene, ma intanto il mondo brucia
e le sue fiamme sono fuori
controllo ormai. E tu lo sai.

Però più sai, meno capisci –
non conti nulla e nulla puoi,
salvo allarmarti come tutti
dondolando impotente
nella solitaria e planetaria culla
di video e loop che gentilmente
ci hanno apparecchiato.

All’indomani ti alzerai di nuovo,
berrai un caffè e riprenderai
a piantare salvie – mentre
fuori continueranno
a sparare. E non a salve.

Franco Marcoaldi, da “Tutto  qui” (Einaudi)

Franco Marcoaldi è nato nel 1955. Vive da anni nella laguna di Orbetello. Da Einaudi ha pubblicato sette libri di poesia: A mosca cieca (1992), Celibi al limbo (1995), L’isola celeste (2000), Animali in versi (2006), Il tempo ormai breve (2008), La trappola (2012) e Il mondo sia lodato (2015). Altri due libri in versi sono usciti da Bompiani: Amore non amore (1997) e Benjamin nuovo: padre e figlio (2004). Tra i suoi libri in prosa: Viaggio al centro della provincia (2009), Baldo. I cani guardano (2011), entrambi per Einaudi.

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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