di Redazione Pensieri per la Città
In questo periodo nel quale il termine “transizione ecologica” sembra essere diventato uno slogan di moda, un nuovo volume in uscita in questi giorni per le Edizioni ETS di Pisa “Le leggi della natura: politiche e normative per l’ambiente in un mondo globalizzato” di Giuliano Tallone, ex Direttore del Parco Nazionale del Circeo e Professore a contratto dell’Università La Sapienza di Roma, cerca di fare un punto dettagliato sulle politiche e normative ambientali a livello internazionale, europeo e nazionale, soprattutto nel campo della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.
Il volume ha una pregevole prefazione di Enrico Giovannini, Portavoce dell’ASviS (l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) e da pochi giorni Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del Governo Draghi. Come si legge nella presentazione del libro, cambiamenti climatici, modificazioni globali degli ecosistemi, consumo delle risorse naturali, diseguaglianze e povertà sono le preoccupazioni della generazione di Greta e dei Fridays for Future. Quali sono state le risposte a livello politico e legislativo nel corso dell’ultimo secolo? Qual è il quadro normativo attuale internazionale, europeo e nazionale sulla conservazione della biodiversità e come esso si coordina con le iniziative sul clima e con le politiche ambientali più generali? Qual è il ruolo delle aree protette in una prospettiva strategica più ampia? E perché le normative sul paesaggio e i parchi in Italia hanno avuto un successo solo parziale, tra condoni e ripetuta stratificazione normativa? A queste domande cerca di rispondere questo volume, pensato come guida per gli studenti dei corsi universitari in conservazione della natura e legislazione ambientale, ma utile per chiunque, attivista ecologista o cittadino informato, voglia farsi un’idea dell’attuale situazione, delle prospettive e delle priorità per le politiche ambientali nell’immediato futuro.
Il volume, come si legge nella prefazione di Enrico Giovannini “rappresenta una mirabile sintesi dello stato dell’arte internazionale, comunitario e nazionale. La lettura del libro ci fa comprendere la faticosa evoluzione del diritto dell’ambiente, conducendoci attraverso le convenzioni internazionali che hanno contribuito a cambiare la lettura del rapporto tra umanità e ambiente, fino alla definizione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli Accordi di Parigi, rispettivamente di settembre e dicembre 2015, per poi illustrare lo straordinario ruolo dell’Unione europea come fonte del diritto dell’ambiente – tra i più avanzati del mondo – grazie al quale l’Italia beneficia di norme e regole che, data la scarsa cultura ambientale nazionale, difficilmente avrebbe sviluppato da sola”.
Il libro ha un approccio molto trasversale e transdisciplinare, con un esplicito metodo di visione storica che incrocia la competenza sui temi dell’ecologia e della biodiversità dell’Autore con discipline diverse come l’economia, la sociologia, la filosofia e ovviamente, trattandosi di un volume incentrato sullo sviluppo della normativa ambientale, il diritto.
Oltre alla prefazione di Giovannini una presentazione del giurista Gianfranco Tamburelli inquadra il contributo dell’Autore nell’alveo delle attuali discussioni sul diritto internazionale, mentre a fine volume un “dialogo” a due voci con Ippolito Ostellino, noto esperto di aree protette insieme al quale Tallone ha compiuto i primi passi professionali, apre a questioni più ampie come il rapporto tra le politiche e le normative e i modelli culturali e religiosi che potrebbero dare una svolta alle decisioni necessarie per attivare davvero una transizione ecologica nei prossimi anni.
Sebbene il filo conduttore del libro siano le politiche e il diritto dell’ambiente in senso generale, gli approfondimenti riguardano un particolare settore, quello della conservazione delle specie e degli ecosistemi, con notevoli approfondimenti e rinvii bibliografici, che nascono dall’ampia esperienza di chi scrive in questo settore. Il tentativo dell’Autore è evidentemente quello di inserire in un manuale di diritto dell’ambiente alcuni temi ed alcune risposte di scala più generale, scritte in modo non tecnico e rivolte anche ad un pubblico generico, che potrà interessare chiunque voglia capire di più delle questioni che riguardano il rapporto uomo-ambiente, divenute oggi un punto centrale di tutte le politiche non solo nello scenario geopolitico internazionale, ma anche sul territorio.
Un punto di forza di questo lavoro è certamente l’approfondimento delle questioni, molto documentato e quasi “certosino”, come scrive Pierluigi Capone, Direttore dell’Associazione dei Direttori e Funzionari di Aree Protette nella sua “postfazione”: “la principale dote di questo libro è la sua completezza proprio nella parte, giustamente preponderante, della tutela della biodiversità: elemento essenziale per un manuale che si rivolge principalmente agli studenti dei corsi di laurea delle scienze della terra e della natura. C’è però un altro aspetto che fin dalle prime pagine ha risvegliato il mio interesse ed è l’approccio storiografico che permea l’intero lavoro, tanto che più che un manuale di diritto ambientale può essere definito un manuale di politica ambientale, utile anche in altri ambiti e da consigliare a chi spesso senza averne le basi pretende di occuparsene”. Tant’è che scrive anche: “sento di consigliare vivamente lo studio e la consultazione di questo testo non solo agli studenti delle scienze naturali, ma anche a tutti coloro che hanno la fortuna di lavorare nella gestione del capitale naturale; ne consiglio, infine, la lettura a tutti quei politici che parlando spesso di green new deal avranno finalmente la possibilità di capire di che cosa si tratta”.
A favore del volume giova anche la scrittura che privilegia gli esempi e il racconto dei retroscena e delle ragioni delle decisioni politiche (o delle mancate decisioni) delle diverse normative sviluppatesi nell’ultimo secolo, costruendo un affresco d’insieme che mancava nell’editoria nazionale. In conclusione, un manuale tra ecologia, storia della conservazione, diritto ambientale ed economia politica per imparare dall’esperienza e dagli errori del movimento ambientalista del ‘900 e cercare di invertire la pericolosa rotta sulla quale stiamo navigando.
La scheda del volume sul sito dell’editore.
Giuliano Tallone, ambientalista, Dottore di ricerca in Ecologia e Professore a contratto presso il Corso di Laurea in Scienze Ambientali alla Sapienza di Roma, è stato Presidente nazionale della LIPU-BirdLife Italia e Direttore del Parco Nazionale della Val Grande, del Parco Nazionale del Circeo e dell’Agenzia Regionale dei Parchi del Lazio. È dirigente della Regione Lazio, dove attualmente si occupa di statistica e progetti europei di sostenibilità del turismo.
Pensieri per la Città – Un’Agorà per Latina è la nuova rubrica-contenitore della nostra rivista blog, LatinaCittà Aperta.
Abbiamo, infatti, voluto affiancare al nostro settimanale, che come sapete tratta di argomenti che potremmo un po’ pomposamente definire di “cultura generale”, uno spazio, un’agorà di riflessione e di approfondimento intergenerazionale su temi della città che ci ospita, Latina, non limitandoci ad essa.
Ci si propone di istituire qualcosa di vivo, un luogo di confronto e di approfondimento, gestito da giovani, donne e uomini, forze fresche e consolidate intelligenze, persuase che la partecipazione e il confronto siano i cardini della buona politica.