Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.
Intanto stai 20 minuti a aprire e chiudere sperando che il principio “spegni e riaccendi” valga anche in idraulica oltre che in elettronica.
Poi dopo aver maledetto tutto quello che c’e’ da maledire, chiami l’IDRAULICO.
L’idraulico e’ una figura mitologica.
E’ come Godot.
Passi il tempo ad aspettarlo.
Pensi che potrebbe arrivare da un momento all’altro.
Chiami lui.
Chiami amici in comune.
Chiami il prete del paese.
Sembra sempre il giorno giusto.
Guardi il telefono, guardi il cancello.
Ma non arriva mai.
Attendi un segnale, un oracolo ma niente.
Inizi a dubitare che esista.
Ti dicono che devi avere fede.
C’e’ gente che lo ha visto sotto forma di una luce intensissima.
Ma tu ad un certo punto smetti di credere.
Diventi ateoulico. Che sono gli atei degli idraulici.
Poi quando meno te lo aspetti, eccolo col suo furgoncino in un fascio di luce intensissima.
Cammina sulle acque, appunto.
Arriva trafelato, lo aspettano da un’ altra parte.
Ma vuol dare un’occhiata per capire.
Infila la testa nel pozzo.
Smolla due bestemmie.
Una maschio e una femmina che l’idraulico ci tiene ad essere equilibrato.
Tira fuori la testa affranto.
Fa no col capo.
– La pompa. E’ andata.
– E quindi?
– Quindi bisogna cambiarla. Ma mica oggi, eh!
– E quando?
– Boh. Domani, forse.
– Vabbe’…
– Allora Domani o Meta’ massimo fine settimana prossima. Al limite proprio al limite per fine aprile. Comunque entro l’anno.
Magari un giorno di questi, se organizziamo mi farebbe un gran piacere.
– Ah! E quanti soldi ci vogliono.
A quel punto l’idraulico comincia uno strano balletto. Fa i conti a mente. Bofonchia. Rotea la mano in aria.
– Ma no dai… alla fine con 2/3/4/5/6/7/8 novecento euro massimo te la cavi…
– Ah! – Pompa esclusa eh! Quella valla a comprare tu.
Io ci sono anche andato col mio candore a comprare una pompa.
Ma in un negozio di omaccioni virulenti non bisognerebbe mai dire ingenuamente:
– Mi serve una pompa!
Su questo ci si potrebbe scrivere un altro post.
Ma alla fine dopo che mi hanno presentano il conto, pur nel mio candore, ho capito bene che non facevano allusioni al sesso orale, ma a quello anale…
Adesso sono qui.
Con una pompa in mano.
Apetto un segnale.
Aspetto una luce intensissima.
Non smetto di credere.
Prima o poi arrivera’.
Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.