Diritto di ReCesso: L’antipastino

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

L’altro giorno sono tornato a casa un po’ prima dal lavoro ad ora di pranzo. C’era Marzia a casa per via della sua pausa pranzo e mi ha accolto in maniera insolitamente gentile, destando in me notevole preoccupazione.

– Sei già qui?
– Eh… dovevo avvisare?
– Ma vaaaa. Hai fame?
– Beh ‘n pochetto.
– Vuoi che ti prepari qualcosa?
– Magari!

– Un po’ di antipastino ti va?

A quel punto ho preso una sedia e mi sono messo comodo.
Le ho detto siediti e parliamo.

– Che succede?
– Perchè?
– Antipastino?
Cosa devi dirmi? Vuoi lasciarmi? O peggio ancora hai speso molti soldi? O mi tradisci con uno che sbaglia i congiuntivi?
– Ma che dici? L’idraulico è laureato in lettere.

– In che senso?
– Lascia stare. Dicevi?
– Dicevo… Antipastino? ma sei ammattita?!?
– Beh?
– Senti… e cosa mi vorresti preparare per pranzo?
– Non lo so.
– Come non lo so?
– Non lo so nel senso che stavo pulendo il congelatore. È uscita una roba strana dentro un vasetto. Sto aspettando che si scongeli per capire cosa è. Ma non è detto che io riesca a capire, eh?
– Come non sai cosa è?
– Mah… potrebbe essere un sugo o qualcosa del genere. È una roba marrone. Magari te la metto in mezzo ad un po’ di pasta.

– Ma anche alle bambine?
– Ma che sei matto? Va a sapere che roba è. Peró mi dispiace buttarla. Tanto te digerisci tutto no?
– Cioè. Ti scoccia buttarla e non ti scoccia rischiare di ammazzarmi?
– Mamma mia che lamentoso che sei. Senti che buon odore di…
– Di?
– Boh tipo di…
– Tipo di catrame caldo.
– Vabbè un po’ di antipastino?
– Hai trovato delle suole di scarpe surgelate?
– Ma vaaaa! C’è del prosciutto e della robiola.
– Ah. Peró…
– Scaduti.
– Come scaduti?
– Oh sto pulendo pure il frigo, eh?
– Ah. Scaduti da quanto?

– Un po’… ma alla fine c’è scritto preferibilmente entro. Al prosciutto. Alla robiola no. Ma alla fine mica vorrai formalizzarti, no?
– Ma ‘nfatti. Quella è la lobby delle scadenze che scrive certe cose solo per mettere paura alla gente.
– Preparo?
– Senti… famo de no. La robiola scaduta è il mio piatto preferito. Poi col catrame è la morte sua. Ma avrei intenzione di fare un giro in bici e vorrei tenermi leggero. Magari pranzo con delle rotelle di liquirizia.
– Vabbè allora per cena…
– Stasera ho una cena!
– Con chi?
– Siamo io e una lattina di tonno in scatola. Non ci vediamo da un po’ e volevamo farci una chiacchierata.

– Vabbè magari col prosciutto e la robiola ci faccio qualcosa per condire la pasta. E poi magari lo surgelo.
– Così tra qualche mese staremo qui a chiederci cosa è quella roba dall’aroma di catrame che sta nel congelatore…
– Corsi e ricorsi.

E comunque io in tanti anni una cosa l’ho imparata.
La gentilezza delle donne.

Diffidare.

Sempre.

Ah.

E anche degli idraulici laureati in lettere.

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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