In verità io non incontro persone,
ma paesaggi.
Ho memoria di una voce,
di un volto, di un modo
di essere inquieti,
di una lingua,
di un modo di abbracciare.
Pensare a noi stessi
come persone,
questo è l’errore:
l’umanità appartiene
anche agli animali,
agli alberi, alle nuvole.
E non ci salviamo
mai da soli
e neppure in due.
L’uno e il due
sono presunzioni.
Franco Arminio
Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.