Diritto di ReCesso: Il Caffè

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

Mattina presto.

Manca poco all’ora di uscire per andare al lavoro.

Sto preparando un caffé, ma mi accorgo che manca l’acqua nella macchinetta.
Vado a prendere una bottiglia d’acqua ma nel tragitto mi cade l’occhio sulla borsa del mare.

Penso che oggi è venerdi e la sera porto le bambine al mare ma ancora non l’ho preparata.

Devo prepararla, quindi la prendo la metto a terra affianco tavolo, la apro e vado in camera a prendere i costumi. Una volta li, penso che sia tardi e che devo ancora vestirmi.
Mi infilo i pantaloni e vado un secondo al bagno dove mi torna in mente che devo smontare la tavoletta del cesso per portarmela dietro e comprarne una uguale.

Comincio a smontarla ma ho bisogno di un cacciavite.

Vado nel capanno degli attrezzi dove trovo il secchiello e le palette.
Mi torna in mente la borsa del mare quindi mollo il cacciavite e prendo secchiello e paletta e torno nel bagno.

Ma ovviamente smontare una tavoletta del cesso con la paletta è impossibile, così poso il secchiello e mi dirigo nuovamente verso il capanno degli attrezzi.

Nel tragitto mi chiama mia figlia che ha rovesciato dell’acqua perche’ e’ inciampata sulla borsa del mare.

Vado in cucina.

Prendo dello scottex per asciugare, ma in quel momento irrompe Marzia.
Ẻ visibilmente irritata. – Ma che è successo qui dentro?
C’è una figlia a terra, acqua sparsa ovunque, il secchiello e la paletta davanti la tazza del bagno che ha la tavoletta mezza smontata.

C’è la borsa del mare aperta affianco al tavolo e tu stai per uscire e ancora non sei pronto!

Ma che succede?

Ci rifletto.

Penso che ho un gran bisogno di ferie.

E di un caffe’.

Quindi vado alla macchinetta, ma manca l’acqua.

E ricomincia il giro.

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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