Viaggio fra le parole perdute
pedìssequo
pedìssequo agg. e s. m. [dal lat. pedis(s)equus, comp. di pes pedis «piede» e sequi «seguire»]. – 1. agg. e s. m. Nell’antica Roma, servo p. (o semplicem. pedissequo s. m.), schiavo che aveva l’incarico di scortare a piedi il proprio padrone; durante l’Impero, denominazione dei subalterni di diversi funzionarî. 2. agg. Nell’uso odierno, in senso fig., di chi, o di ciò che, segue passivamente e senza alcuna originalità un maestro, un esempio, un modello: un p. seguace; il p. gregge degli imitatori; un p. rifacimento; una p. ripetizione. ◆ Avv. pedissequaménte, in modo pedissequo, del tutto privo di originalità: uno scrittore che ricalca pedissequamente le orme dei classici; imitano pedissequamente lo stile di vita della borghesia.
dal vocabolario Treccani