Diritto di ReCesso: Il Philadelphia fatto in casa

Emiliano “Emy” Miliucci, è l’Autore di questa rubrica di riflessioni e narrazioni, all’insegna dell’ironia e della ricerca dei paradossi quotidiani, intitolata “Diritto di ReCesso”.
Precisiamo che l’Autore, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, ha espresso la volontà di inserire, quale icona della Rubrica, l’immagine del luogo principe della sua attività speculativa.

Ieri sono tornato a pranzo in preda agli spasmi per la fame.

Marzia mi ha accolto raggiante e con un entusiasmo veramente tracimante m’ha detto:

– Ho preparato una cosa buonissima. Me so proprio superata.
– Hai ordinato la pizza?
– Idiota.
– C’avevo sperato. E quindi co quale prelibatezza potró deliziare il mio palato?
– Il Philadelphia fatto in casa.

Il Philadelphia fatto in casa.

Potrei giá chiuderla qua.
Ma andiamo avanti.

– Nooo che meraviglia! Il Philadelphia fatto in casa?!?
– Giá! Assaggia assaggia! (Ponendo davanti ai miei occhi una massa informe simile per odore e consistenza alla colla Pritt)

– Eh mannaggia. So appena diventato vegano. Non sai quando vorrei ma purtroppo…
– Assaggia idiota è buonissima. L’ho fatta solo con lo yogurt greco e il sale!
– Appunto!
– Assaggia o ci resto male!

In quel momento ho visto lo spirito di Kaori raccomandarmi di assaggiarne poco poco.

E cosí ho fatto.
Dopo aver deglutito sentivo fortissimo Bruce Springsteen che mi urlava Streets of Philadelphia nelle orecchie.

– Com’è?
– Buonissimo. Sembra de magnà no yogurt greco. Peró col sale. Te poi immaginà che roba. Se leccavo na triglia appena pescata era meglio.
– Tu non capisci niente. Questo è molto meglio del Philadelphia perchè non contiene tutte quelle robacce che contiene il prodotto industriale…
– Se ce le mettono a qualcosa servono!
– Questo non ha i conservanti.
– Oh mammina! E quanto ne hai fatto?
– Mezzo kilo!
– Senza conservanti?
– Eh.
– Oh mamma. E quanto dura prima di diventare una colonia batterica?
– Boh… un giorno due massimo…
– Ah. E chi se lo magna mezzo kilo de Philadelphia al giorno?
– Tu! Se solo apprezzassi i miei sforzi!

Vabbè carissimi amici miei.
Io oggi pomeriggio sto a casa solo che Marzia lavora e le bambine stanno ad una festa.

Se passate a trovarmi vi offro un caffè.
E già che ci siamo ci sgargarozziamo delle deliziose tartine al Philadelphia.

Ma non preoccupatevi.

Di Philadelphia ne metto poco poco…

Emiliano nasce a Latina sotto il segno del Sagittario.
Secondo Paolo Fox è una persona solare, fedele, ironica ma che tende agli sbalzi d’umore.
Per i nati nella terza decade di Novembre Il colore preferito è il celeste il numero è il 7.
(Però Paolo Fox non ci prende spesso, infatti a me piace il blu e il mio numero fortunato è il 7815).
Uomo coraggioso che da sempre convive con l’orribile pregiudizio che la gente gli ha attaccato addosso e cioè quello di essere un sex symbol e quindi solamente un involucro senza cervello.
Da sempre impegnato nel sociale si batte per il riconoscimento dei diritti dei cervelli degli uomini molto belli.
Come nella migliore tradizione dei Play Boy, ha 3 donne.
Due giovanissime e molto belle, hanno il suo stesso cognome e ricoprono il ruolo di figlie. La terza, quella meno giovane è una sorta di compagna-coinquilina-moglie co.co.pro. Anche lei impegnata nel sociale presiede un’associazione per il recupero degli uomini che credono di essere molto belli ma stupidi e che in realtà non sono per niente belli.
Nel tempo libero adora lavorare mentre nella vita generalmente va in bicicletta.

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