Tic tac tic tac
E’ risaputo che quando calano le tenebre vengono compiute le azioni più turpi.
Tic tac tic tac
E’ notte e sappiamo che tutti sono sul punto di addormentarsi.
Bisogna tuttavia essere ben certi che tutti stiano realmente dormendo.
Tic tac tic tac
Rapiti dalla stanchezza, quasi tutti gli occhi del mondo finiscono per chiudersi.
Non così i due fanali del nostro giustiziere, che spalancati, aspettano con lucida consapevolezza il momento giusto per compiere il misfatto:
Tic tac tic tac
E’ ora:
tutti dormono, è sicuro. Anche il cane russa accoccolato sul letto.
Piano piano le lenzuola si scostano: ecco che prima compare un piede, subito dopo anche l’altro si muove. Nel buio pesto della notte il pollicione, come un cane da tartufo, tasta l’aria alla ricerca delle pantofole.
Trovate!
Trovata la prima è facile trovare anche l’altra. Naturalmente sono state infilate al contrario, ma al nostro giustiziere seriale questo poco importa: lui ha un compito preciso che deve essere portato a termine con la massima lucidità e freddezza.
Con movimenti lentissimi comincia a strusciare il polpaccio sul bordo del letto per capire la direzione da prendere. Un istante, ed eccolo nel corridoio: è quasi arrivato a destinazione.
Apre la porta senza fare il minimo rumore,
è un fantasma,
si muove a tastoni, lentamente, molto lentamente.
Ora le sue pupille si sono abituate al buio, comincia a vedere qualcosa. Il suo obiettivo è li davanti.
Lo deve fare, sono giorni che se lo va ripetendo.
Si, la cosa va fatta,
non ne poteva più di vederlo in quello stato. Ora si avvicina: è li davanti a lui.
C’è.
Le sue mani forti ghermiscono l’oggetto della sua brama che non oppone alcuna resistenza:
finalmente il rotolo della carta igienica è sistemato come si deve!
E’ tranquillo, sa bene che grazie alla pigrizia generale rimarrà in posizione fino al prossimo cambio.
Soddisfatto del proprio lavoro e senza far rumore torna ad infilarsi nel letto, lesto e silenzioso come se fosse un aspide e come se il letto fosse quello di Cleopatra.
Finalmente può abbandonarsi al sonno mentre un ghigno di soddisfazione e di appagamento gli rimane stampato sulla sua faccia.
Le piccole, grandi tragedie familiari talvolta insorgono da motivi che noi, con estrema superficialità, valutiamo banali, di poco conto, ma è certo che nel caso che stiamo trattando si parla di una questione di una tale importanza da scomodare fior di cervelloni, specialmente nei paesi anglosassoni.
Sono moltissime le persone che hanno idee più che precise al riguardo: eccone alcune.
L’editorialista americana Ann Landers ha dichiarato che nel 1986 il tema di cui ci stiamo occupando è stato l’argomento più seguito della sua rubrica, primato sancito dalla bellezza di 15.000 lettere ricevute!
Il Dr. Edgar Alan Burns, docente di Sociologia presso l’East Institute of Technology, il primo giorno del corso introduttivo alla Sociologia non manca mai di chiedere ai suoi studenti: “In che modo pensi che un rotolo di carta igienica debba essere appeso?”. I ragazzi, nei successivi cinquanta minuti, debbono esporre minuziosamente le ragioni che stanno alla base della loro risposta. E non è tutto.
Morton Ann Gernsbacher, professoressa di Psicologia presso l’Università del Wisconsin-Madison, confronta il modo di posizionare la carta igienica sul suo supporto con l’orientamento che si da alle posate quando le si infila in una lavastoviglie, con la scelta del cassetto nel quale riporre le calze e infine con la sequenza di gesti con la quale ci si insapona sotto la doccia: laviamo prima il corpo o i capelli?
Ed ecco una frase data da tradurre in latino agli studenti di una prestigiosa università statunitense:
“A roll of toilet paper can be put in its holder in two ways. The more popular orientation is the “over” orientation, where the paper comes from above the roll. In the “under” orientation the paper is against the wall”.
Charta latrinalis duobus modis in capulo suo poni potest. Orientatio popularior, “orientatio superna” appellata, talis est, ut pars chartae capienda super volumen chartae iaceat. In altera orientatione, quae “orientatio subterna” appellatur, charta capienda inter parietem et volumen est.
Alcuni giorni fa ho visto su Facebook questo post:
Guardate bene quanti likes, quanti commenti e quante condivisioni!!!
Come si evince da queste premesse, non stiamo parlando di fumo ma di “ciccia”, di arrosto, di sostanza.
La carta igienica quando si usa un portarotolo con asse orizzontale, parallelo al pavimento e parallelo al muro, può essere posizionato in soli due modi:
Over, ossia “Sopra”, come illustrato nella foto 1 o
Under, ossia “Sotto” come illustrato nella foto 2
E, di seguito, ecco i possibili vantaggi dell’”Over”:
A) Riduce il rischio di raschiarsi le nocche contro un muro dalla superficie irregolare;
B) Rende più facile la localizzazione visiva e l’afferrare l’estremità libera, specialmente per gli uomini che con una mano sono intenti a regolare la mira e la gittata del proprio minzionatore.
C) Da la possibilità di ripiegare l’ultimo foglio per prendere visione dell’etichetta di pulizia col sigillo.
D) Questa posizione inoltre ha reso possibile realizzare una delle più esilaranti scene del film “Hollywood Party”, quella con Peter Sellers che fa disastri nel bagno.
E) Il marchio del produttore o il disegno della decorazione sono visibili “ in positivo”, dalla parte giusta della stampa.
Ed ecco invece i vantaggi dell’”Under”:
A) Ha forse un aspetto più ordinato perché la parte finale del rotolo può essere nascosta alla vista
B) Riduce il rischio che il gatto di casa possa fare carne di porco srotolando e disintegrando l’intero rotolo.
Tutto qui.
L’orientamento della carta igienica viene spesso menzionato quale aspro motivo di frizione e di scontro nelle coppie sposate ed è un problema che infallibilmente si ripresenta anche nei posti di lavoro e in generale nelle toilettes di luoghi pubblici.
Perfino all’interno della Stazione di Ricerca Amundsen-Scott, al Polo Sud, sono state sollevate lamentele su come fosse stata installata la carta igienica.
Durante la notte polare, lunga sei mesi, alcune dozzine di residenti sono costretti a vivere a stretto contatto e mentre molte delle maggiori preoccupazioni della vita moderna sono lontane, quelle che riguardano il cibo e l’igiene sicuramente non lo sono. Così, nonostante le sfide poste dal clima antartico, straordinariamente ostile, proprio su quei banali problemi quotidiani si sono registrate accese discussioni e a volte si è arrivati anche alle mani. Se le sono date di santa ragione insomma.
E’ la quotidiana convivenza che provoca i maggiori “scontri della personalità”
e se dal punto di vista della donna il posizionamento del rotolo di carta igienica ha tutto sommato un’importanza trascurabile visto il tipo di posizione che essa assume nell’espletare gli obblighi fisiologici, per il maschio la cosa è diversa e cambia, cambia NON DI POCO.
Noi bipedi umani di sesso maschile, per soddisfare il minore dei nostri atti fisiologici generalmente stazioniamo ritti dinanzi alla tazza, e la nostra mente, pur nell’impellenza del momento, va sviluppando complicati calcoli balistici e matematici.
Va da se che un rotolo messo in posizione “ Over” non creerà problemi di nessun genere mentre quello posto in posizione “Under”, più difficile da manovrare, creerà nel mingente un’ansia ed un panico che spesso vanno a vanificare proprio quei complessi calcoli balistici, con grave possibilità di spargere fiotti del miserabile liquido tutto attorno, su muri e soffitti
o addirittura nel cosmo intero.
Perfino nella strafamosa serie televisiva “The Good Doctor” il protagonista, Shaun Murphy, giovane chirurgo autistico si imbatte in una coinquilina (sua futura moglie) che posiziona la carta igienica in modalità UNDER!!!
Si preoccupa quindi di mandarle fotografie dove si possa vedere il corretto posizionamento.
Grazie Carlo! 🙂