Ciao a tutti, sono Trottola
una piccola allegra chiocciola.
All’inizio non si sa,
ma leggendo le mie storie
qualcosa di super magico
ogni volta accadrà…
Lo scherzo di Fortuna
Fortuna è una dea beffarda
Cambia direzione e nessuno guarda
E ora ha in mente uno scherzetto
Vuole vedere qual è l’effetto
Di dare ai suoi simboli il senso contrario:
-Per me sarà uno spasso straordinario!
Li raggruppo come carte di un mazzo
Significheranno l’opposto…che sollazzo!
E ora nella Ruota li metto a girare…
Les jeux sont fait, che ve ne pare?-
L’acchiappasogni fa di incubi un raduno
l’ombrello aperto in casa non spiace a nessuno
Il gatto nero che davanti ti passa ha mille like
E i Maneki Neko sono birilli per fare strike
Se in un mazzetto c’è un quadrifoglio
Ci fai l’insalata col sale e con l’olio
Venere regala un corno a Marte
Ma lui si sposa e qualunquemente parte
Che brutta la gobba, sembra mostruosa
Coi tatuaggi pari diventa sfiziosa!
E se il carro funebre non è occupato
Uno sfigato elefante lo rende anelato…
Guarda Nazar, l’occhio azzurro glorioso
Con lo specchio rotto quant’è vanitoso
Le suore stringono la mano di Fatima
Non facendo versare neanche una lacrima
Il ferro di cavallo galoppa sotto le scale
E la chiave del successo apre un anno bisestile
Il ciuccio depresso si getta tutto intero
Nella roulette in braccio allo zero
E che dire se dal cappello poggiato sul letto
Esce una zampa di coniglio così, di getto?
Il Venerdì 13 tartarughe e 17 coccinelle
Elegantemente in fila come catenelle
vestono la rana di un abito viola
E lo scarabeo trova un ago nell’aiuola
Il 3, ex star, viene dai fan ora scansato
Il 2 di picche diventa il più gettonato
Ma…dov’è il gufo? Manca solo lui…
Porta fortuna o sfortuna costui?
Zitti, non ditelo, da Trottola s’è rifugiato
Con questi simboli è rimasto incastrato.
La chiocciola ride e gli dice: -Lo scherzo adesso
Lo facciamo noi a Fortuna: è di certo ammesso!
Chiamiamo a raccolta gufi e civette
La sorte bacia tutti e mai non smette
Arrivano in massa facendo baraonda:
-Gettiamoci a pioggia come Golconda!-
E in quel diluvio onnipresente
Smack! Smack! Ovunque si sente
Inebriate da emozioni contrastanti
Le persone fanno facce sconcertanti
-Farò un fiasco, chi scommette?
O trionferò in cima alle vette?-
La Fortuna se la ride, è così contenta
Che si toglie addirittura la benda!
Come sempre è Trottola a pensare
La soluzione ideale da adottare:
-Quel che importa è capire adesso
Che la sorte la crei da te stesso
Nulla contano gli oggetti che scegliamo
Ma quello che davvero fare vogliamo
E se lasciamo andare la paura
Sarà sempre buona la Ventura!-
Laura Martufi nasce a Latina, è laureata in Pedagogia, in Vigilanza Scolastica, diplomata in Computer Grafica e studia Arte Terapia.
Insegna Filosofia e Scienze Umane presso il Liceo “A. Manzoni” della provincia.
Frequenta scuole di pittura, ma è in gran parte autodidatta.
L’interesse per la Filosofia, la Psicologia e la Psicoanalisi la spingono inizialmente verso il Surrealismo. Il suo ambito espressivo si estende anche alla poesia e, recentemente, alla grafica con la mostra in Photoshop DeGenere.
Ha al suo attivo oltre sessanta esposizioni tra personali e collettive, che suscitano interesse di pubblico e di critica. realizza anche illustrazioni di romanzi, fiabe e racconti di Science fiction.
Ha inteso la sua pittura un Neoromanticismo metafisico, in riferimento al bisogno di metafisica dell’uomo odierno e alla rivalutazione del sentimento e delle emozioni; attualmente la sua ricerca è più rivolta ai temi sociali, esistenziali e dell’identità di genere.
In un’epoca nichilistico-materialistico-liquida, l’arte deve sempre fare ed affermare, non rinunciando altresì al bello e quindi rifuggendo dal produrre una “non – opera”.