Pause/ Il più grande batterista di tutti i tempi: Buddy Rich

Buddy Rich è il Maestro.
È il Mozart della batteria.
È il ragazzo che è arrivato al punto supremo:
Ok, questo è quello che puoi fare con la batteria!

Bernard “Buddy” Rich (New York, 30 settembre 1917 – Los Angeles, 2 aprile 1987).
La tecnica di Rich è molto musicale e mai ripetitiva, fatta di velocità, esecuzione fluida e precisione: è una delle più ammirate nell’utilizzo di questo strumento ed è diventata uno standard di riferimento comune fra i batteristi di musica jazz e non solo. Rich perfezionò uno stile basato su un elementare uso della coordinazione destra-sinistra, unito ad una strabiliante tecnica della mano sinistra sul tamburo rullante. Semplici figure ritmiche della mano sinistra vengono distribuite, amplificate e ripetute dalla mano destra sui vari componenti della batteria, dai piatti fino alla grancassa.
Nonostante la velocità di esecuzione egli riusciva a non scadere nel puro tecnicismo grazie alla sua grande fantasia ritmica. Inoltre, nell’uso della bacchetta sinistra, Rich usava la “Traditional grip” (una tecnica comunemente usata dai batteristi jazz, attraverso la quale la bacchetta è inserita tra medio ed anulare della mano sinistra e governata dal pollice a guisa di bilanciere) anche se a volte non disdegnava la “Matched grip” (mano sinistra e mano destra impugnano le bacchette in maniera identica con le quattro dita intere) quando eseguiva delle rullate su tom e timpani che rendevano le sue esibizioni molto più sceniche e piacevoli per il pubblico. Inoltre ha spesso usato tecniche di contrasto rullante-piatti per evitare che lunghi assoli di batteria diventassero banali, giocando molto sulle differenze di volume. Una metodologia che usava nella maggior parte degli assoli iniziava con un semplice rullo a colpo singolo sul rullante che raccoglieva velocità e potenza. Quindi spostava lentamente le bacchette, più verso il cerchio esterno, man mano che diventava più silenzioso e infine giocava sul cerchio metallico del rullante stesso, mantenendo la stessa velocità. Quindi invertiva l’effetto e si spostava lentamente verso il centro del rullante aumentandone la potenza sonora. (da Wikipedia).

In questo video si possono vedere alcune sue partecipazioni al “Tonight Show” e ascoltare gli incredibili assolo che lo hanno reso celebre in tutto il Mondo.

Buona visione

Pause: Non sempre una pausa arresta un’attività producendo un momento di stallo, di sottrazione.
O non rappresenta solo un breve tempo di riposo.
Con la nostra nuova rubrica vogliamo invece valorizzare le pause che regalano qualcosa alla nostra vita, forme di arte o di linguaggio che aggiungano sale ad un momento qualsiasi della nostra quotidianità.

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