
Una poesia attualissima per i valori che enuncia: nessun essere umano può possederne un altro, men che mai un genitore il proprio figlio. Amore è riconoscere l’altro, perciò amare è lanciare i propri figli, come un arco che scaglia una freccia, verso il futuro… il loro futuro, che non è mai tornare indietro, mai cercare di rivivere il proprio passato, o ciò che avremmo voluto fosse, proiettando rimpianti suoi nostri figli.
I tuoi figli
I tuoi figli non sono figli tuoi.
Sono i figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore,
ma non le tue idee.
Perché loro hanno le proprie idee.
Tu puoi dare dimora al loro corpo,
non alla loro anima.
Perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato di entrare,
neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro
ma non volere che essi somiglino a te.
Perché la vita non ritorna indietro,
e non si ferma a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.Khalil Gibran

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.