Càpita di riuscire ad andare al cine, sull’onda dell’entusiasmo che la rassegna Lievito crea.
Càpita di andarci con qualche riserva, perché il film sta andando maluccio al botteghino, perché il protagonista non è proprio il tuo attore preferito (memorabile la pessima presentazione del concerto del primo maggio di qualche anno fa), perché si tratta di un’opera prima e il rischio bufala appare elevato.
Càpita di uscire dal cinema molto soddisfatto, incredulo che l’opera non riscuota il successo che secondo te merita: ben scritto (del resto, il neo-regista nasce sceneggiatore) e ben recitato, sia dal giovane protagonista sia dal “vecchio mattatore”; ottime musiche, perfetti nel ruolo ciascuno dei caratteri, a volte sopra le righe come solo la commedia all’italiana di un tempo sapeva essere, senza risultare stucchevole.
In più, la presenza in sala del regista e del giovane protagonista aggiungono quel po’ di speziato che non guasta.
Insomma, un gioiellino nel panorama del cinema italiano contemporaneo.
Sto provando a consigliarvi di andare a vedere “Il Tuttofare”, con Sergio Castellitto e Guglielmo Poggi, per la regia di Sergio Attanasio.
Se dovesse piacervi, dateci sotto col passaparola.
Altrimenti… fatevi i fatti vostri.
Senza alcuna garanzia e senza nulla a pretendere, fermo restando ogni ragionevole dubbio.