IL “BUGIARDINO” DEI FARMACI: DICE DAVVERO LE BUGIE?

bugiardino

Il “bugiardino”: chi non ha usato almeno una volta questo termine per indicare il foglio illustrativo dei medicinali?

Chi scrive ha lavorato molti anni nell’industria farmaceutica occupandosi con passione di promuovere l’utilizzo sicuro dei farmaci e quando chiamavano in azienda medici o pazienti riferendosi al “bugiardino”, la sensazione era insieme di fastidio e dispiacere.

Sull’origine e sul significato del termine si può leggere un interessante articolo di Raffaella Setti sul sito dell’Accademia della Crusca (www.accademiadellacrusca.it).
Il motivo di questo ironico neologismo (sembra che la parola sia in uso nell’italiano scritto dal 1993), è il ritenere che i fogli illustrativi tendano a sorvolare su difetti ed effetti indesiderati del farmaco per esaltarne i pregi e l’efficacia, e «nascondano, più o meno velatamente, qualche inganno».

In realtà, la normativa europea e nazionale in materia di farmaco prevede che i medicinali immessi in circolazione nella Comunità Europea siano accompagnati da un’etichetta e da un foglio illustrativo contenenti informazioni comprensibili agli utenti, per consentire l’uso appropriato e sicuro del medicinale.

Il foglio illustrativo è un documento che contiene tutte le informazioni utili per un impiego sicuro e corretto di un farmaco. Soprattutto per i farmaci di automedicazione, cioè non prescritti dal medico e acquistabili senza ricetta, la lettura del foglio illustrativo è importante per conoscere le modalità basilari di impiego. Consultare e comprendere il contenuto del bugiardino diventa, dunque, un atto fondamentale di salvaguardia della propria salute.

Non bisogna dimenticare che l’etimologia del termine “farmaco” deriva dal greco “pharmakon” (φάρμακον): pianta curativa, veleno o droga.

E che Paracelso (1493-1541) scriveva:

“tutte le sostanze sono veleni e nessuna è innocua”.

Il farmaco può risultare un rimedio valido, quasi insostituibile; ma anche un rimedio capace di determinare effetti tossici anche molto gravi.

“Safety does not mean zero risk. A safe product is one that has reasonable risks, given the magnitude of the benefit expected and the alternative available” U. S. Food and Drug Administration (maggio 1999)

La sicurezza è un concetto relativo che deriva da un equilibrio dinamico tra il livello di rischio che siamo disposti ad accettare e i benefici che ci attendiamo.
Questo vale in ogni campo e anche per le terapie mediche.

A fronte di un rischio connesso, come abbiamo detto, a qualsiasi atto terapeutico, la conoscenza e la prevenzione/minimizzazione dei rischi è fondamentale.

Lo specchietto riportato di seguito, pubblicato sul sito dell’AIFA, Agenzia del farmaco italiana,(www.agenziafarmaco.gov.it),

esemplifica in maniera chiara le informazioni riportate sul foglio illustrativo e il loro significato.

INFORMAZIONEUSO
ll nome commerciale del medicinale, la composizione (principio attivo+eccipienti), il dosaggio e la forma farmaceutica Servono a identificare univocamente il prodotto e non correre il rischio di assumere un farmaco o un dosaggio errato. Inoltre l’elenco degli eccipienti consente di evitare il rischio di reazione allergica a uno di loro.
La categoria farmacoterapeutica o il tipo di attività e le indicazioni terapeuticheIndicano le diverse malattie (o i gruppi di malattie) per cui il farmaco è indicato.
Le controindicazioniIndicano le condizioni per le quali il farmaco non deve essere assunto.
Le precauzioni d’uso Indicano in quali casi il farmaco può essere assunto ma con attenzione.
Le interazioni con altri medicinali e sostanze Indicano quali medicinali o alimenti possono modificare l’effetto del medicinale.
Le avvertenze speciali Informazioni sull’utilizzo in casi particolari.
La posologia, il modo e il tempo di somministrazione Indicano il dosaggio, la frequenza e la durata della somministrazione. Talvolta, se necessario, è espresso anche il momento appropriato in cui il medicinale può o deve essere somministrato (prima o dopo i pasti, per esempio).
Sovradosaggio Vengono descritti i sintomi per riconoscere gli effetti dell’assunzione di una dose eccessiva di farmaco e le misure di primo soccorso.
Effetti indesideratiIndicano i possibili effetti negativi che si possono verificare anche con il normale uso del medicinale e le misure da adottare.

Dal 2013, l’Aifa ha istituito una banca dati delle informazioni sui farmaci (https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/bancadatifarmaci/) che raccoglie e mette a disposizione i foglietti illustrativi di tutti i medicinali in commercio in Italia.

Per rispondere infine alla domanda con cui abbiamo iniziato questa breve riflessione:

“il bugiardino è bugiardo?”

risponderei di no a patto che, come prevede la severa normativa farmaceutica, le aziende lo mantengano aggiornato nel corso della vita del farmaco, in base alle nuove evidenze scientifiche. E aggiungerei che il primo e più efficace atto di minimizzazione del rischio di una terapia, è la conoscenza da parte del medico in primis del paziente e poi delle corrette modalità di utilizzo del farmaco.

Non va dimenticato che la possibilità di leggere le informazioni sul farmaco non equivale ad avere gli strumenti per auto-prescriversi dei farmaci e che modificarne la posologia o le modalità di assunzione o scegliere una terapia rispetto a un’altra è compito che spetta sempre e solo al medico.

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