Curiosità romane
di Annamaria Sanasi
Ci sono giorni in cui si ha una particolare voglia di guardarsi intorno e di scoprire le bellezze di Roma, tanto bella quanto bistrattata.
Nel corso del mio solito giro in bici sono riuscita a vedere una chicca di museo, situata all’altezza di piazzale Flaminio, precisamente in via Mancini; li si può ammirare uno splendido edificio costruito tra il 1922 e il 1925 su disegno dello stesso proprietario.
L’autore di tutto ciò è Hendrik Christian Andersen, fantastico scultore e pittore, nato a Bergen, in Norvegia il 17 aprile 1872 ma naturalizzato statunitense essendo emigrato in quella nazione da piccolo, con tutta la sua famiglia.
Nel 1897 l’artista si trasferì a Roma, al termini di un lungo viaggio di formazione, finendo per viverci per oltre quaranta anni.
Alla sua morte, avvenuta a Roma nel 1940, Andersen lasciò il suo studio abitazione alla sorella Lucia, ma in seguito la palazzina, con tutte le opere d’arte e i documenti che ospitava, passò allo stato Italiano.
L’edificio in origine era contornato di verde, oggi invece risulta mortificato da tante palazzine costruite intorno.
Si rimane letteralmente attoniti di fronte alla qualità delle oltre 200 sculture (di cui quaranta di grandi dimensioni), degli oltre 200 dipinti e delle centinaia di sue opere grafiche.
L’edificio che ospita tutte queste opere è in chiaro stile neo-rinascimentale, e fu adibito ad atelier al pianterreno (con sala studio e sala di esposizione) e ad abitazione al primo piano, dedicato oggi ad un uso espositivo.
C’è anche una curiosità che desidero segnalare, certa che chi vedrà le foto non potrà fare a meno di dire: “Questo tipo era proprio gajardo”! Sono in esposizione anche abiti d’epoca… curiosi vero?
Naturalmente sono poi andata a vedere, e vi consiglio di farlo, anche la sua tomba che si trova al cimitero acattolico (o degli Inglesi), alle spalle della Piramide Cestia.
Indirizzo: Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20
Ingresso: gratuito
Giorni e orario apertura: Martedì-Domenica 9.30-19.30
Chiusura settimanale: Lunedì;
Orario biglietteria: 9.30-19.00;
Prenotazione: Nessuna
Telefono: +39 06 3219089
Annamaria Sanasi, documentarista, costretta (però non suo malgrado) a seguire il marito anche nelle peripezie più strane della Roma sotterranea. Speleologia e sub, si è interessata da sempre del mondo ipogeo anche se, specialmente in questi ultimi tempi, preferisce mettere la testa fuori del tombino alla ricerca di curiosità sopraffine di cui l’Urbe è ricchissima.