
Madre
Quando eri ancora adulta
prima di rimpicciolire
ti lasciavo sola volentieri,
dovevi espanderti e io non mi vedevo
nei tuoi spazi.
Poi per davvero ebbi l’occasione
di fare attenzione alle tue forme,
al loro chiudersi, e i tuoi spazi
presi a difendere, meno li occupavi
più li presidiavo. Finché non mi è restato
che un batuffolo con voce da proteggere
In una ipotesi di spazio.
Franco Buffoni

Fresia Erésia è l’eteronimo dietro il quale si cela una poetessa eretica per vocazione, un animo sensibile che ha trovato libera espressione solo attraverso la scrittura poetica.
Pensare in versi sciolti è ciò che le riesce meglio: poesie, aforismi e suggestive metafore per lo più si perdono tra nuvole di pensieri e solo a volte si fermano sulla carta per restare.
Scoperta per caso da un anziano poeta che era in cerca della sua Musa, Fresia viene riconosciuta per alcuni versi giovanili come un talento naturale del genere “diamante grezzo non ancora lavorato”.
La poetessa è solita affermare però che il peggio che le potrebbe capitare sarebbe proprio di finire sfaccettata su commissione da un talent scout seriale, per questa ragione mantiene l’anonimato e non si mostra mai in pubblico.