ArcheoTour: Il Ninfeo di Via Amba Aradam

foto 1

L’ingresso al monumento, attualmente, può avvenire o dall’interno dell’archivio del Vicariato o da un tombino lungo la strada (foto 1); il ninfeo si trova infatti a m. 7.50 sotto il piano stradale, a metà tra la proprietà comunale e quella vaticana (foto 2 e 3).

Nel 1962, durante i lavori per la costruzione di un fabbricato del Vicariato, all’angolo tra via dei Laterani e via Amba Aradam, furono scoperti i resti di un piccolo ninfeo del tipo cosiddetto a pianta basilicale, composto da un ambiente centrale seguito da un’abside ed ai lati due ambienti minori.
La prima fase del complesso è di epoca giulio-claudia (foto 4) e ad essa vanno riferiti alcuni resti di mosaici in pasta vitrea.

foto 4

Nato probabilmente già sotterraneo, faceva parte di una serie di ambienti imperiali appartenenti alla vicina Domus Faustae, oggi visibile sotto la sede dell’INPS. Altri studiosi sono propensi a collegarlo con quello che rimane delle terme ancora visibili presso il Battistero Lateranense, databili alla prima metà del III secolo.
Successivamente, probabilmente nel corso del III sec. d.C., vennero eseguite modifiche degli ambienti ed eseguite decorazioni pittoriche con motivi floreali, in parte ancora ben conservate.
E’ di difficilissimo accesso in quanto i permessi vanno richiesti a più uffici di soprintendenza ma soprattutto perché è catalogato al terzo grado avanzato di difficoltà (su una scala di 1/5).

foto 5


Per saperne di più, Carlo Pavia, ROMA SOTTERRANEA, Gangemi Editore

Carlo Pavia è l’Archeospeleofotosub (definizione coniata dal giornalista Fabrizio Carboni per un articolo sulla rivista Panorama): archeologo, speleologo, sub e fotografo.
Autore di molti libri sulla Roma antica, fondatore delle riviste “Forma Vrbis” e “Roma e il suo impero”.

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