Il posto, di Janet Frame

Il Posto

Il posto in cui le galline impanate
vanno a farsi le uova della colazione,
friggendosi al sole le creste color pancetta
non c’è più.
Sai quel posto —
nel cespuglio di biancospino
accanto all’albero d’acacia
accanto alla ferrovia.

Non mi ricordo queste cose,
— loro si ricordano di me,
non bambina o donna ma come loro ultimo pretesto
per restare, per non morire del t
utto.

Janet Frame


Janet Frame (1924-2004) è, assieme a Katherine Mansfield, la scrittrice neozelandese più nota, e una delle maggiori autrici della seconda metà del Novecento. Proposta due volte per il Premio Nobel, l’ultima nel 2003, Janet Frame è soprattutto nota per il film di Jane Campion “Un angelo alla mia tavola” tratto dalla biografia omonima. Nata in una famiglia indigente riesce a diplomarsi come insegnante ma è successivamente bollata come non “normale” e non idonea all’insegnamento. Diagnosticata schizofrenica, viene internata per otto anni in manicomio dove è sottoposta a 200 elettro-shock e minacciata di lobotomia. A darle forza e libertà sarà la scrittura ed i riconoscimenti che il mondo letterario inizia a tributarle arrivando ad essere tradotta in tutto il mondo. Tra i suoi libri apparsi in italiano figurano “La leggenda del Fiore della Memoria”, “La laguna e altre storie”, “Giardini profumati per i ciechi”, “Un angelo alla mia tavola” (Neri Pozza 2010), “Gridano i gufi” (Neri Pozza 2011), “Verso un’altra estate” (Neri Pozza 2012), “Volti nell’acqua” (Neri Pozza 2013). Non così per le sue poesie, amatissime ma raramente tradotte. “Parleranno le tempeste” è la prima antologia a vedere la luce in lingua italiana e unisce i due libri che l’autrice ha pubblicato di cui uno – su imposizione dell’autrice – apparso dopo la sua morte. Poesia come testamento di vita, di ironia e dolore, di immaginazione, empatia e saggezza. Una voce unica.

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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