Tattica e strategia di Mario Benedetti

Tattica e strategia 

La mia tattica è guardarti
capire come sei
amarti come sei

la mia tattica è parlarti
costruire con parole
un ponte indistruttibile

la mia tattica è rimanere nel tuo ricordo
non so come
né con quale pretesto
ma rimanere in te

la mia tattica è essere franco
sapere che lo sei
e che non ci svendiamo simulacri
di modo tra i due
non ci siano sipari
né quantomeno abissi

la mia strategia è
invece
più profonda
e più semplice

la mia strategia è
che un giorno qualsiasi
non so come
ne so con che pretesto
finalmente
tu abbia bisogno di me.

Mario Benedetti

Mario Benedetti, nato in Uruguay nel 1920, è scomparso il 17 maggio 2009. Considerato uno dei massimi narratori e poeti viventi, ha cominciato a guadagnarsi la vita come commerciante, contabile, impiegato, giornalista e traduttore. È stato direttore del Centro di Ricerche Letterarie della “Casa de las Américas” all’Avana, e del Dipartimento di Letteratura Latinoamericana dell’Università di Montevideo. Dopo il golpe militare del 1973, è partito per un esilio durato 12 anni, prima in Argentina, poi in Perù, a Cuba e in Spagna. Nel 1999 ha ricevuto il prestigioso Premio di Poesia Reina Sofía. Tra le sue opere tradotte ricordiamo Racconti (Salerno, 1995), Inventario: poesie 1948-2000 (Firenze, 2001), Umana gloria (Milano, 2004). La tregua, ripubblicato da nottetempo nel 2006, era uscito con Feltrinelli nel 1983.

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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