ArcheoTour: I Mausolei Ad Cumbas

I Mausolei Ad Cumbas

di Carlo Pavia

Le catacombe di San Sebastiano, situate al terzo miglio della Via Appia Antica, rivestono una notevole importanza in quanto si suppone che abbiano ospitato temporaneamente le spoglie dei due martiri Pietro e Paolo.
Il complesso viene anche menzionato con il nome di memoria apostolorum, proprio per ricordare la probabile presenza delle sepolture dei due martiri in questo cimitero.
Grazie agli scavi condotti alla fine dell’Ottocento e durante il Novecento si è potuti ricostruire la storia topografica ed architettonica della zona in cui si trovano le catacombe (foto 1), che consta di tre livelli di gallerie.


In origine la zona era una cava di pozzolana (Foto 2); abbandonata alla fine del II secolo, fu utilizzata dai romani come luogo di sepoltura pagana: si sono riscontrate semplici sepolture di schiavi e liberti, ma anche sepolture monumentali, in particolare nella cosiddetta piazzola, ambiente circolare un tempo cava a cielo aperto, nelle cui pareti furono scavati tre mausolei.

La presenza in questi mausolei, in particolare nel mausoleo degli Innocentiores, di immagini iconografiche tipicamente cristiane, come l’ancora ed il pesce, lascia supporre che in un secondo periodo il mausoleo fu utilizzato anche per la sepoltura di cristiani.
Oltre alla piazzola, in questo periodo si iniziano a scavare le gallerie cimiteriali.

Ad un certo punto, verso la metà del III secolo, l’intera piazzola fu interrata così da creare un terrapieno ad un livello superiore.
Su questo ripiano sono stati riportati alla luce tre monumenti (Foto 3): la cosiddetta triclia, una sala coperta porticata utilizzata per banchetti funebri nelle cui pareti sono stati riscontrati più di 600 graffiti con invocazioni agli apostoli Pietro e Paolo; una edicola rivestita di marmo, che gli archeologi ritengono il luogo di conservazione delle reliquie dei due apostoli nel periodo in cui esse furono traslate in catacumbas; ed un ambiente coperto con pozzo per attingere acqua.
La traslazione delle reliquie degli apostoli in San Sebastiano a metà del III secolo e la loro ricollocazione nei luoghi originari agli inizi del IV secolo è ancora una questione dibattuta tra gli studiosi e gli archeologi.


Infine nella prima metà del IV secolo anche questi ambienti furono interrati, per costruire il terrapieno su cui fu edificata la basilica costantiniana.
Sulla piazzola si aprono, come già detto, tre mausolei della seconda metà del II secolo, utilizzati successivamente ininterrottamente fino al loro interramento (Foto 3).

  • Il mausoleo di Marcus Clodius Hermes


Il primo a destra (Foto 4), decorato esternamente con pitture (banchetti funebri, miracolo dell’indemoniato di Gerasa), conserva l’iscrizione col nome del proprietario, Marcus Clodius Hermes; l’interno, con sepolture a inumazione e pitture, è decorato sulla volta da una testa di gorgonie (Foto 5, 6, 7, 8, 9, 10).

  • Il mausoleo degli Innocentiores

Il secondo, detto degli Innocentiores (Foto 11) in quanto proprietà di un collegio funeraticio, presenta un descenso con volta decorata da stucchi raffinati; in alcuni vani sono iscrizioni greche nei caratteri ma scritte in latino, e un graffito con le iniziali delle parole greche significanti “Gesù Cristo figlio di Dio Salvatore” (Foto 12, 13, 14, 15).

 

  • Il mausoleo dell’Ascia

A sinistra è il mausoleo dell’Ascia (Foto 16), dall’arnese raffigurato all’esterno, la cui decorazione è formata da tralci di vite nascenti da kantharoi (coppe per bere) posti su finti pilastri (Foto 17, 18, 19, 21, 22).

Perpendicolare alla via Appia già nel I secolo era uno stretto sentiero sui cui lati si costruirono dei mausolei, alcuni dei quali probabilmente gestiti dai frequentatori della cosiddetta villa piccola. Se ne conservano in buone condizioni almeno cinque che presentano interessanti tratti ancora affrescati e stuccati (Foto 23, 24, 25, 26, 27 e 28); degli altri rimangono umili vestigia perché distrutti dalle fondazioni della Basilica Apostolorum.

Per saperne di più Carlo Pavia, ROMA SOTTERRANEA, Gangemi Editore.

Informazioni e Contatti
Tel:+39 – 06.78.50.350
Fax: +39 – 06.78.43.745
e-mail: info@catacombe.org
web site: www.catacombe.org

Orari di Apertura:
Entrata : Dal Lunedì al Sabato 10:00 – 16:30
Ultimo Ingresso ore 16.30 – Chiusura 17:00
Giorno di Chiusura settimanale: Domenica
Altri Giorni di chiusura: 25 dic., 1 Gennaio.
Periodo di chiusura annuale: mese di dicembre .

BIGLIETTI VISITA GUIDATA:
Biglietto intero € 8,00:
Biglietto Ridotto* € 5,00:

  • * Minori di età compresa tra i 7 e i 16 anni
  • * Gruppi costituiti da studenti appartenenti a scuole ed istituti, di primo e secondo grado
  • * Studenti di archeologia, architettura, storia dell’arte e beni culturali sino ai 25 anni di età compiuti, con adeguata certificazione
  • * Sacerdoti, religiosi e religiose, seminaristi e novizie, che si presentano con adeguata certificazione

Carlo Pavia è l’Archeospeleofotosub (definizione coniata dal giornalista Fabrizio Carboni per un articolo sulla rivista Panorama): archeologo, speleologo, sub e fotografo.
Autore di molti libri sulla Roma antica, fondatore delle riviste “Forma Vrbis” e “Roma e il suo impero”.

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