Foglia che parla
“Un eterno
mi ha condotta
in un sogno appannato
portava un verde una linfa
a darmi da bere. C’è un respiro
immobile, un battito così rado
da nascondere il ritmo
c’è sempre un ritorno quando cado
e scompaio. C’è un odore. Un darsi
fuori e poi giù. Io sono
l’estremo la parte più esposta
la voce sono la danza.
Dove si chiede un’ala
per uscire dal fisso del tronco
io nasco”.
Mariangela Gualtieri
Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.