
Epilogo
Dalla porta del tempo passa il mondo,
dai suoi sentieri ignoti, dalle strette
vie degli istanti che non torneranno.
Dov’è che vanno, allora? A chi votati?
E quanto d’ogni umano si cancella?
Francesco Scarabicchi

Ha pubblicato, in versi, La porta murata (Ancona, Residenza,’82), con introduzione di Franco Scataglini, Il viale d’inverno (Brescia, L’obliquo,’89), con postfazione di Massimo Raffaeli, Il prato bianco (ibidem,’97) raccolti, in scelta, ne Il cancello 1980-1999 (Ancona, peQuod, 2001) con una nota di Pier Vincenzo Mengaldo; Il segreto (Edizioni L’obliquo, Brescia, 2007); Frammenti dei dodici mesi con quattordici fotografie di Giorgio Cutini (Brescia, L’obliquo, 2010) e uno scritto di Goffredo Fofi; Nevicata con venticinque acqueforti di Nicola Montanari (Macerata, liberi libri, 2013), con ogni mio saper e diligentia – Stanze per Lorenzo Lotto (Macerata, Liberilibri, 2013). Ha tradotto da Machado e da Lorca raccogliendo una selezione ne Gli istanti feriti (Ancona, Università degli Studi, 2000) e in Taccuino spagnolo (Brescia, L’obliquo, 2000).
Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.