La Chimica intorno a noi #35-I METALLI: Il Rame-

Terminiamo questa rassegna “metallifera” con il RAME.

Il RAME è necessario per alcuni enzimi che ci permettono di utilizzare l’ossigeno in modo efficace.

Non sussiste alcun pericolo di una sua scarsità nella dieta, perché non solo abbonda in alcuni alimenti, ma può trovarsi nell’acqua potabile se viviamo in una zona fornita di acqua “tenera”, povera di sale, che scorre verso le nostre case in tubature di RAME. C’è chi sostiene infatti che ne ingeriamo troppo, e che agirebbe come antagonista dello ZINCO e del FERRO, perché può allontanare questi metalli dalle sedi in cui sono attivi.

Nel 1847 E. Harless scoprì che il sangue dei polipi e delle lumache, che è di colore blu, conteneva RAME. Oggi sappiamo che anche i ragni hanno il sangue di colore blu e che in tutti questi animali gli atomi di RAME fanno parte dell’EMOCIANINA, il pigmento che trasporta l’ossigeno nei loro corpi, con azione simile alla EMOGLOBINA dei vertebrati che sfrutta invece il FERRO e alla CLOROFILLA delle piante che sfrutta invece il MAGNESIO.

Il RAME è essenziale per tutte le specie viventi ma può divenire tossico e, in alcuni casi, una dose di soli 30 grammi di SOLFATO DI RAME si è dimostrata letale.

Il fabbisogno quotidiano di RAME è di 1,2 milligrammi, e diventa di 1,5 milligrammi nelle donne che allattano.
Lo assumiamo di preferenza dalla carne, insieme alle proteine a cui è legato; gli alimenti più ricchi sono le ostriche, i granchi e le aragoste, l’agnello, l’anatra, il maiale e il manzo (soprattutto fegato e rene), le mandorle, le nocciole, le noci, i semi di girasole e di soia, il germe di grano, il lievito, l’olio di mais, la margarina, i funghi e, naturalmente la crusca. La sua quantità nella dieta varia considerevolmente, da 0,5 a 6 milligrammi al giorno, in base all’apporto dei cibi che ne sono ricchi. Il RAME si concentra soprattutto nel fegato e nelle ossa e in media ne sono presenti nel nostro corpo circa 72 milligrammi.

Questo metallo divenne fondamentale per lo sviluppo delle civiltà umane solo quando fu sfruttato su larga scala per farne una lega assieme allo STAGNO chiamata BRONZO. L’Età del Bronzo iniziò intorno al 3000 a.C e durò all’incirca fino al 1000 a.C. Il nome latino del RAME, cuprum, deriva dall’isola di Cipro, che era stata il principale esportatore di questo metallo già molto prima di essere annessa all’impero romano.

Il principale minerale del RAME è un SOLFURO di RAME e FERRO di colore giallo, la CALCOPIRITE, che oggi viene estratta in Zaire, Canada, Stai Uniti, Cile e Russia, queste nazioni forniscono l’80% della produzione mondiale di questo metallo (oltre a dare argento e oro come sottoprodotti). Un minerale più famoso è la MALACHITE VERDE, usata per lastre, tavoli e colonne ed estratta in diversi paesi.

Malachite verde

Questo metallo è ideale per i cavi elettrici perché è facile lavorarlo e modellarlo in fili sottili e perché ha una elevata conducibilità elettrica, inoltre conduce molto bene anche il calore (padelle).

Il RAME è resistente all’aria e all’acqua ed è impiegato per i pluviali degli edifici; con il passare del tempo si ricopre lentamente di una patina superficiale verde di CARBONATO di RAME che preserva la vita di questi manufatti.

LA CHIMICA IN VERSI

di Alberto Cavaliere

RAME

Diffuso trovasi nei Monti Urali
in un gran numero di minerali.
Esso preparasi per riduzione
del suo protossido con il carbone.
E’ rosso, duttile quest’elemento
ed è fusibile sui mille e cento,
oltre il qual termine vapor ei perde
e brucia all’aria con fiamma verde.
Il rame è ottimo qual conduttore
del fluido elettrico e del calore;
per quest’agevole sua proprietà,
d’esso un grandissimo uso si fa.
Molte notevoli leghe compone:
tombach e pakfong, bronzo ed ottone.
Nel bronzo, in genere, come compagno
prende di regola solo lo stagno.
Se vi si mescola quest’elemento
in forte aliquota (venti per cento),
s’ha un bronzo facile, d’un giallo scuro,
molto fusibile, granoso, duro;
sonoro, s’anima di voci arcane
nell’inno mistico delle campane.
E in tenor vario, degli altri impiega
corpi metallici, ch’entrando in lega
gli conferiscono virtù novelle,
e in getti artistici cotanto eccelle.
I sal’ distinguonsi in rameosi
ed in rameici: son velenosi.
Noto è il protossido, che in molti siti
si trova libero nelle cupriti,
e che ricavasi se a riduzione
un sal rameico si sottopone;
si scioglie in acidi, ma in acqua no;
è rosso, in polvere: Cu2O.
Quello rameico s’ha invece nero,
scaldando all’aria del rame, ovvero
arroventandone il carbonato,
o ancora – e, dicono, meglio – il nitrato.
I corpi organici brucia repente:
dà lor l’ossigeno completamente,
onde a metallico rame è ridotto.
S’usa in analisi questo prodotto.
Dei sal’ rameici cito uno solo,
noto col termine di vetriolo,
che della serie è il più impiegato
e ch’è il più stabile: esso è il solfato,
e dal solforico s’ha – se non fallo –
se, all’aria umida sciogli il metallo.
E’ assai venefico, ha un azzurrino
colore, è stabile, ha, cristallino,
cinque molecole d’H2O,
ma bianco ed anidro aver si può.
Tutti conoscono in che misura
esso benefichi l’agricoltura,
la qual l’adopera perché combatta
la peronospera, che vien disfatta.

Fausto Bonifacio nasce a Milano nel 1951, si laurea in Chimica Pura nel 1975 e dopo un anno di servizio militare viene assunto, presso un’importante azienda farmaceutica milanese, con la mansione di operatore di laboratorio di ricerca.
Nel 1988 emigra, al contrario, nella città di Frosinone e prende servizio quale direttore della funzione Ricerca e Sviluppo di una nota azienda chimico-farmaceutica operante nel settore della sintesi e produzione di principi attivi .
Nel 1998 viene assunto, con la qualifica di direttore Ricerca e Sviluppo, da una nota azienda chimico-farmaceutica situata nei pressi di Latina e ricopre inoltre lo stesso incarico nella consociata spagnola di tale azienda.
Nel 2004 emigra in toscana presso un’importante azienda chimico-farmaceutica dove ricopre la carica di direttore di stabilimento fino al 2013 quando cessa l’attività lavorativa godendosi poi la meritata pensione.
Attualmente vive e saltuariamente lavora a Latina.

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