Poesie a margine: “Poesia scritta dalle parole #11” di Tiziano Scarpa

Poesia scritta dalle parole #11

La disfatta non è morire
ma avere sprecato la vita.
Noi parole conosciamo due modi
per contrastare la disfatta.

Il primo è predisporre l’esecuzione perfetta,
preparata accuratamente in disparte
per essere messa in atto una volta,
una volta sola.
Ne sono buoni esempi
la ginnastica artistica,
il pattinaggio su ghiaccio.
in un minuto di gara ci si gioca
anni di allenamento.
Non ne sono buoni esempi
questi versi.

L’altro modo è accumulare tentativi
pubblici, ufficiali, documentati.
Una marea di esecuzioni sghembe
che, per la legge dei grandi numeri,
ogni tanto può produrre qualche apice,
un gesto venuto bene,
un talismano da imparare a memoria.

(in fin dei conti Shakespeare e Picasso
hanno prodotto una grande quantità di
roba così così,
e un sacco di giornate di Francesco d’Assisi
non sono state considerate degne
di essere raccontate)


Potrai sempre dire di essere stato
la parte mediocre di un grand’uomo.

Tiziano Scarpa

Tiziano Scarpa (Venezia, 16 maggio 1963) è un romanziere, drammaturgo e poeta italiano. Con il suo romanzo Stabat Mater ha vinto il Premio Strega 2009 e il Premio SuperMondello 2009. I suoi libri sono tradotti in numerose lingue

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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