Parole nella nebbia

Viaggio fra le parole perdute



òffa


òffa s. f. [dal lat. offa]. – 1. Presso gli antichi Romani, piccola focaccia di farro e, più genericam., ogni boccone di cibo. 2. Per estens., letter., compenso o vantaggio immediato che si offre a una persona per placarne l’avidità, comprarne il silenzio o l’appoggio e sim. (con riferimento all’episodio dell’Eneide, VI, 420, in cui la Sibilla getta a Cerbero una focaccia soporifera per addormentarlo e rendere così libero il passaggio a sé e a Enea): daregettare l’oa qualcunosempre tu sei pronto Ad addentare fino al sangue e all’ossoSe non ricevi l’offa (D’Annunzio).

dal vocabolario Treccani

La Sibilla Cumana addormenta Cerbero

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