Come Qualche Antiquato Miracolo di Emily Dickinson

Come qualche antiquato miracolo

Come Qualche Antiquato Miracolo
Quando la Stagione estiva è finita
Sembra il Ricordo dell’Estate
E le Avventure di Giugno

Una Tradizione senza fine
Come gli Allori di Cenerentola
O Little John di Lincoln Green
O le Gallerie di Barbablù

Le sue Api hanno un Ronzio fittizio
I suoi Fiori, come un Sogno
Ci esaltano  fin quasi a farci piangere
Tanto plausibili  sembrano

Le sue Memorie come Canti Ritornano
Quando l’Orchestra è muta
Il Violino riposto nella Custodia
E Orecchio – e Cielo – intirizziti.

Emily Dickinson

Emily Dickinson, poetessa statunitense (1830 / 1886).
L’amore, la natura, la morte, l’eternità sono i temi della sua poesia, che l’autrice sviluppa creando un rapporto di opposti: amore/morte; natura magica/natura distruttrice; quotidiano/eterno; egocentrismo/altruismo. Le sue descrizioni sono precise, esatte nei particolari, e attraverso esse Emily Dickinson esprime non la semplice realtà oggettiva, ma la sua percezione e il proprio modo di essere. Il suo stile è fortemente innovativo rispetto alla tradizione poetica anglosassone del secondo Ottocento; nei suoi componimenti Emily Dickinson sovrappone ritmi diversi, riduce la punteggiatura, costruisce una sintassi volutamente complessa.

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