Un nuovo modo di essere felice, di Sylvia Plath

Un nuovo modo di essere felice

Mi accorgevo di avere la pelle d’oca.
Senza una ragione,
dato che non avevo freddo.
Era forse passato un fantasma su di noi?
No, era stata la poesia.
Una scintilla si era staccata dal poeta
e mi aveva dato una scossa gelida.
Avevo voglia di piangere;
mi sentivo molto strana.
Avevo scoperto un nuovo modo di
essere felice.

Sylvia Plath

Sylvia Plath ( Boston 1932 – 1963 Londra) Poetessa statunitense.   
Ai tempi della scuola Sylvia, che dall’adolescenza inizia a soffrire di depressione, pubblica il suo primo lavoro. È un racconto intitolato E l’estate non tornerà più, pubblicato sulla rivista Seventeen. Sunday At The Mintons, pubblicato nel 1952 durante la sua tappa universitaria nella rivista Mademoiselle, fu invece la sua prima storia premiata. Due anni prima, Sylvia era riuscita ad entrare allo Smith College di Northhampton e in questo istituto rimase tra il 1950 e il 1955. E in quel periodo che tenta di suicidarsi per la prima volta, sopraffatta dalla depressione che avanza. Più tardi, dopo aver ricevuto una borsa di studio, decide di recarsi in Inghilterra per frequentare l’Università di Cambridge, una delle più prestigiose al mondo. Nel 1956 incontra Ted Hughes. Lui è un poeta già conosciuto, lei si reca appositamente a una festa per conoscerlo e complimentarsi con lui. Invece nasce un amore fulminante e dopo appena quattro mesi sono già sposati e in luna di miele in Spagna. Se la relazione non sarà delle più felici, servirà però a innescare l’alchimia con cui danno vita entrambi alla loro produzione migliore. Sylvia Plath avrà due figli: Frieda, nata nel 1960, e Nicholas, nato nel 1962. Il suo primo titolo pubblicato fu la raccolta di poesie The Colossus (1960). Ma il libro più conosciuto di Sylvia Plath è La campana di vetro (1963), autobiografico e firmato con lo pseudonimo di Victoria Lucas. Poco dopo la pubblicazione di questo libro, Sylvia, poetessa e scrittrice di grande sensibilità e che divenne un’icona femminista, si suicidò l’11 febbraio 1963 a Londra. Aveva 30 anni e la sua depressione cronica, l’instabilità emotiva e la relazione di Hughes con Assia Guttman, la moglie del poeta David Wevill, aumentarono la vulnerabilità che portò alla morte della giovane Sylvia. Tragicamente anche Assia si suicidò, più precisamente nell’anno 1969. Silvia Plaith, Ariel e le opere postume – Apparvero postumi i libri di poesie Ariel (1965), uno dei titoli chiave della sua bibliografia, Crossing the water (1971) e Winter trees (1972). Nel 1981 leè stato conferito il Premio Pulitzer per la sua opera poetica raccolta in Complete Poems e un anno dopo è vennero alla luce i suoi diari (1982). È stato anche pubblicato un libro di racconti intitolato Johnny Panic and Bible of Dreams.

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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