Ho imparato, di Maya Angelou

Ho imparato

Ho imparato che qualsiasi cosa accada,
o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto,
la vita va sempre avanti e il domani sarà migliore.

Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.

Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.

Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.

Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.

Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani:
si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.

Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.

Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.

Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.
Le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.

Ho imparato che ho ancora molto da imparare.

Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto,
ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

Maya Angelou

Maya Angelou (4 aprile 1928 a St. Louis, nel Missouri / 28 maggio 2014 Winston-Salem) è stata un’autrice, attrice, sceneggiatrice, ballerina, poetessa e attivista per i diritti civili americana nota per il suo libro di memorie del 1969, So perché l’uccello in gabbia canta, che ha fatto la storia della letteratura come il primo bestseller di saggistica da una donna afroamericana.
Angelou ha ricevuto diverse onorificenze durante la sua carriera, tra cui due NAACP Image Awards nella categoria delle opere letterarie (saggistica), nel 2005 e nel 2009. 

Fresia Erésia, eteronimo di una poeta la cui identità è sconosciuta. Vive in subaffitto nella di lei soffitta, si ciba di versi sciolti, di tramonti e nuvole di panna. Nasconde le briciole dei tetti sotto la tovaglia e i trucioli di limature di strofe sotto il tappeto. Compone e scompone, mescola le carte, si cimenta e sperimenta.

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