La Chimica intorno a noi #34-I METALLI: Lo Zinco-

Oggi è il turno dello ZINCO:

Secondo alcuni esperti di nutrizione la dieta occidentale moderna potrebbe essere in futuro carente di ZINCO e appare sempre più chiaro che il rischio di un deficit di ZINCO supera quello di una mancanza di FERRO.

Questo metallo gioca un duplice ruolo nel funzionamento dell’organismo:

  • E’ presente in numerosi enzimi (più di un centinaio tra quelli finora individuati).
  • Fa parte delle proteine che agiscono da fattori di trascrizione delle informazioni genetiche.

La sua presenza negli enzimi è stata la prima funzione riconosciuta con certezza, in molti casi si tratta di un ruolo centrale, in particolare per gli enzimi che regolano la crescita, lo sviluppo, la longevità e la fertilità.

L’importanza dello ZINCO per determinati enzimi è stata scoperta all’inizio del secolo, ma solo nel 1968 in IRAN è venuto alla luce il primo caso di deficit in un essere umano. All’inizio degli anni ’70 fu pubblicato un libro dal titolo “The biochemistry of zinc” (autore il medico iraniano Ananda Prasat) nel quale vi era anche una ampia trattazione dell’ACRODERMATITE ENTEROPATICA, una malattia genetica fino ad allora considerata inesorabilmente fatale per i neonati affetti, ma che oggi è curabile con adeguate dosi di ZINCO.

La quantità di ZINCO presente in un adulto di peso medio, cioè di 70 chili, è di circa 2,3 grammi ed è dislocata soprattutto nel tessuto muscolare. In genere l’apporto di ZINCO non rappresenta un problema infatti un adulto ne assume dai 5 ai 40 milligrammi al giorno, a seconda del suo amore per la carne; l’apporto raccomandato è di 7,5 milligrammi al giorno per gli uomini e di 5,5 milligrammi per le donne.

L’organismo umano riesce ad assorbire lo ZINCO per una quota variabile tra il 20 e il 30% circa delle quantità presenti negli alimenti.

I più alti livelli di ZINCO si hanno nella prostata, nei muscoli, nei reni e nel fegato.

Tra le fonti più ricche troviamo il manzo, l’agnello, il fegato e ancora le ostriche, le aringhe e gran parte dei formaggi. Chi segue un rigido regime vegetariano può attingere ai semi di zucca e di girasole, al lievito di birra, allo sciroppo d’acero e alla crusca.

Lo ZINCO fa la sua parte anche nel modo in cui l’organismo affronta l’alcol. L’alcol viene demolito nel fegato da un enzima, l’alcol deidrogenasi, che contiene un atomo di ZINCO; infatti gli ammalati di cirrosi epatica posseggono in quest’organo vitale livelli di ZINCO inferiori alla norma.

Lo ZINCO è il ventitreesimo elemento più abbondante nella crosta terrestre, i giacimenti più sfruttati contengono di solito il 10% di FERRO e il 40-50% di ZINCO. I maggiori produttori sono l’Australia, il CANADA’, la CINA, il PERU’ e gli U.S.A.

I minerali da cui si estrae questo metallo sono la SFARELITE (o BLENDA), la SMITHSONITE, la CALAMINA e la FRANKLINITE. Assieme al RAME forma la lega chiamata OTTONE.

Lo ZINCO si usa, in misura importante, per galvanizzare i metalli come l’acciaio per prevenire la corrosione (industria dell’auto).

LA CHIMICA IN VERSI

di Alberto Cavaliere

ZINCO

Non è mai libero, ma alcuni sali
di zinco abbondano fra i minerali:
da noi predomina la calamina.
Lo lavoravano già in India e in Cina,
son molti secoli; anzi, in passato,
stagno dell’Indie venne chiamato.
Oggi ricavasi lo zinco puro,
in forni appositi, dal suo solfuro,
o, con un metodo più generale,
in forni a muffola, da un minerale:
si forma l’ossido, che col carbone
lo zinco libera per riduzione.
Bianco azzurrognolo, quest’elemento
diventa duttile sol dopo i cento
ma ad ordinaria temperatura
è alquanto fragile per sua natura.
All’aria umida forma uno strato
sottile d’ossido e carbonato.
Al ferro s’applica comunemente,
perché da ruggine rimanga esente;
e nel telegrafo è, adoperato,
non ferro semplice, bensì zincato.
Fattore emerito Di leghe buone
per usi pratici, come l’ottone,
da solo è màcabro: con gran successo
le casse funebri si fan con esso.
L’ossido in polvere bianca c’è dato
quando riscaldasi il carbonato:
è la sua formula ZnO;
lo sciolgon gli acidi, ma l’acqua no.
S’impiega in pratica nella vernice
bianca, con esito molto felice;
e c’è il solfidrico che non l’attacca,
mentre il contrario fa con la biacca.
Un sal solubile che sia trattato
con soda caustica forma l’idrato:
ha reazion acida con certi idrati,
ossia con gli alcali forma zincati.
Quando il cloridrico in soluzione
lo zinco e l’ossido poi decompone,
bianco, solubile forma il cloruro,
che fonde in liquido limpido, puro.
Quando il solforico scioglie i metalli,
solfati origina spesso in cristalli;
e s’ha in analogo modo il solfato
di zinco: in ottica è adoperato.
Dirò per ultimo che c’è il solfuro
ch’è diffusissimo, ma non mai puro;
in altri termini esso è la blenda:
s’ottiene in genere quando si prenda
un sal solubile come il solfato,
e col solfidrico venga trattato.
Lo sciolgon gli acidi; quand’esso è puro,
è bianco, è l’unico bianco solfuro.
Chiudo il capitolo con qualche motto
ancor su un ultimo noto prodotto.
Ed è un sintetico sale: il fosfuro,
quasi metallico, d’aspetto scuro,
d’odor fosforico; forte veleno,
nei campi s’applica sotto il terreno,
ché il più benefico di tra i suoi scopi
è quello pratico d’ammazza-topi.

Fausto Bonifacio nasce a Milano nel 1951, si laurea in Chimica Pura nel 1975 e dopo un anno di servizio militare viene assunto, presso un’importante azienda farmaceutica milanese, con la mansione di operatore di laboratorio di ricerca.
Nel 1988 emigra, al contrario, nella città di Frosinone e prende servizio quale direttore della funzione Ricerca e Sviluppo di una nota azienda chimico-farmaceutica operante nel settore della sintesi e produzione di principi attivi .
Nel 1998 viene assunto, con la qualifica di direttore Ricerca e Sviluppo, da una nota azienda chimico-farmaceutica situata nei pressi di Latina e ricopre inoltre lo stesso incarico nella consociata spagnola di tale azienda.
Nel 2004 emigra in toscana presso un’importante azienda chimico-farmaceutica dove ricopre la carica di direttore di stabilimento fino al 2013 quando cessa l’attività lavorativa godendosi poi la meritata pensione.
Attualmente vive e saltuariamente lavora a Latina.

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