Un film da (ri)scoprire: 5×2 – Frammenti di vita amorosa (2004) di François Ozon

Dopo il grande successo di 8 donne e un mistero (2002) e Swimming Pool (2003), il regista François Ozon dirige la storia di una coppia parigina composta da Marion (Valeria Bruni Tedeschi) e Gilles (Stéphane Freiss), entrambi genitori del piccolo Nicolas.

Il film ci illustra a ritroso cinque momenti fondamentali della loro storia: il divorzio; una cena in casa con il fratello di lui e il suo giovane compagno; la nascita prematura di Nicolas; la prima notte di nozze consumata dalla sposa con uno sconosciuto; e l’amore sbocciato in un villaggio vacanze nel Sud Italia.

Il manifesto italiano del film

Ciascuna sequenza è accompagnata dalle canzoni di Gino Paoli, Paolo Conte, Luigi Tenco e Bobby Solo. Tale espediente verrà riutilizzato da Ozon nel più conosciuto Giovane e bella (2013), un coming of age femminile ambientato nell’arco di quattro stagioni con quattro brani di Françoise Hardy.

Nonostante la Bruni Tedeschi abbia vinto un Premio Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia, la critica si è rivelata tutt’altro che generosa nei confronti del film. È possibile che all’epoca non eravamo abituati ad assistere ad una storia non nuova, ma con una struttura tutt’altro che lineare.

Per la Bruni Tedeschi (che ha dato anche la voce nella versione italiana del film) si tratta del suo primo film su tre con il regista francese. Successivamente apparirà ne Il tempo che resta ed Estate ‘85.

Con Ozon abbiamo a che fare con un cinema che mette in discussione l’animo umano, partendo da una sessualità fluida e quasi ai limiti della perversione, e anche con l’ossessione della morte. Fra questi film c’è chi si eccita ad uccidere o a vedere morire una persona; o chi ama essere guardato durante un amplesso; o chi ama farlo con un uomo che si veste da donna o con una coppia di gemelli …  Tutto questo offende la moralità pubblica, o semplicemente il cinema francese non è per tutti? D’altronde 5×2 non è l’unica vittima della cosiddetta “distribuzione limitata”.

Valeria Bruni Tedeschi e Stéphane Freiss in una scena del film

La vera qualità di Ozon è che ogni suo lavoro è diverso a seconda del genere – a prescindere se si tratti di una trama originale o basata su un romanzo o pièce teatrale – ma la sua impronta registica rimane indelebile. Tale qualità non gli ha permesso di vincere un premio César, nonostante il totale di tredici candidature. Se non dovesse accadere con un film successivo, si spera almeno che ottenga un premio alla carriera.

Stéphane Freiss, attore francese di cinema e teatro. Ha recitato anche per Dany Boon, Steven Spielberg, Clint Eastwood e Roberto Andò

Anche se non è la sola pellicola di Ozon che meriterebbe una menzione fra i film da (ri)scoprire, 5×2 attrae non soltanto per la sua trama (non) convenzionale, ma anche per il suo erotismo delicato, e per la protagonista che, con la sua bravura e il suo charme, è sempre impeccabile.

Il regista François Ozon. Artista eclettico e direttore di tutte le star del cinema francese. Nella sua carriera contiamo 13 candidature al Premio César, un Teddy Award per Gocce d’acqua su pietre roventi e un Orso d’argento della giuria per Grazie a Dio, entrambi ottenuti al festival del cinema di Berlino. Alla festa del cinema di Roma ha vinto il premio BNL del pubblico per Estate ‘85.

Tornando alla scrittura del film, è possibile che questa possa rispondere ad alcune domande che potrebbe porsi qualsiasi coppia disinnamorata: è possibile tornare nel periodo in cui eravamo giovani, belli e innamorati? Cosa resta del nostro amore, ora che è tutto finito?

Il trailer francese con i sottotitoli in inglese

Disponibilità: Su CHILI (Noleggio, 2,99 euro; acquisto 6,99 euro)

Lorenzo Palombo si definisce come uno studente cinefilo che ama parlare e scrivere di cinema – e recitare a memoria le battute di film e sitcom – a costo di annoiare amici e parenti.
Per Latina Città Aperta propone una rubrica intitolata “Un film da (ri)scoprire” per invitare i lettori a vedere o rivedere alcuni film acclamati dalla critica e dal pubblico che rischiano di dissolversi dalla memoria dello spettatore. La rubrica accoglie persino alcuni film europei o internazionali che non sono stati distribuiti nelle nostre sale cinematografiche.

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