ArcheoTour: Il Tempio dei Dioscuri in Circo Flaminio

Di Carlo Pavia

Su questo argomento ho lavorato per molti anni; ora, completati gli studi nei sotterranei degli edifici tra via Arenula e la Sinagoga, sto realizzando un plastico ricostruttivo del quartiere preso in esame (scala 1/100) che verrà presentato (insieme agli studi stessi) a breve in un importante museo archeologico, là dove rimarrà in esposizione per sempre o venduto per beneficenza (devo ancora decidere), così come è successo per tutti gli altri effettuati qualche tempo fa e che ora sono esposti (o dovrebbero ancora essere esposti) presso la System Grafic di via Torre Santa Anastasia 61.

foto 1

Tutto nasce nel 1985 con il rinvenimento della “Lastra di via Anicia” (foto 1) su cui è raffigurato il Tempio dei Dioscuri (foto 2), i magazzini di Cornelia e soci, il magazzino di Marta (?), o Flavia (?), o anche Fulvia (?) e soci (foto 2), la sponda del Tevere con un capannone e il fiume stesso.

foto 2

Il tempio aveva una pianta abbastanza inconsueta in Roma, a cella ampia rispetto al pronao (foto 3); altri esempi simili sono il Tempio della Concordia e il Tempio di Veiove.

foto 3

In un primo momento si è proposto di collocare la pianta topografica marmorea su quella dell’attuale catasto facendo collimare il tempio esattamente al posto della chiesa di S. Tommaso ai Cenci che porta curiosamente la stessa forma (foto 4).

foto 4

Dalla zona provengono le due magnifiche statue dei dioscuri sulla scalinata del Campidoglio (foto 5).

foto 5

Monte Cenci è nato dalla distruzione di alcuni edifici di età traianea, all’apice del quale sorge la chiesa di S. Tommaso ai Cenci (foto 6).

foto 6

Essendo il tempio ben più antico delle strutture traianee, il Gruppo di Speleologia Urbana LUPA (diretto dal sottoscritto) inizia la ricognizione sotterranea nel 1995 nelle cantine di zona e nelle fosse comuni della chiesa stessa (foto 7).

foto 7

Nei sotterranei della chiesa sono stati individuate le facciate di magazzini che combaciano con un tratto della pianta di via Anicia (foto 8 e 9).

foto 8
foto 9

Contemporaneamente gli scavi effettuati in Piazza delle cinque Scole dimostrano la presenza di un tratto del podio del Tempio dei Dioscuri (foto 10), della cella, di alcuni tratti pavimentali e di pezzi relativi alle due statue dei dioscuri del Campidoglio.

foto 10

Il sottoscritto decide di concretizzare gli studi, ormai completati, con la realizzazione di un plastico.
Potrete vederne i lavori nel filmato in fondo all’articolo.

foto 11

Ora la Lastra di via Anicia, esposta nel Museo delle Terme, dotrà essere spostata di qualche centimetro più in alto a destra (foto 11).

LA LASTRA DI VIA ANICIA E ILTEMPIO DEI DIOSCURINel mese di maggio 1983, nel corso di lavori nell’area adibita a maneggio all’aperto della Caserma Lamarmora in via Anicia a Trastevere, vennero casualmente alla luce numerosi pezzi appartenuti ad una pianta marmorea di Roma antica relativa ad un sito non distante dal Tevere e con rappresentazione di un tempio di schema inconsueto, anche se non eccezionale, definito, nella lastra stessa, di Castore e Polluce.Nella Mostra di Roma Sotterranea del 1984-85 a Porta S. Sebastiano se ne fece un primo annuncio pubblico presentando il libro che era stato da poco messo in commercio, “Il Tempio dei Dioscuri nel Circo Flaminio”, De Luca Editore. In quell’occasione ebbi modo di presentare anche i numerosi dubbi circa il frettoloso resoconto degli studi preannunciando tutte le mosse che avrei avanzato per chiarire da un punto di vista più scientifico l’argomento. Il progetto destò stupore, ilarità e anche “odi”.L’avanzamento degli studi, a cui seguivano i relativi resoconti, furono pubblicati a più riprese sui miei libri, su "Forma Urbis" e su "Roma e il suo Impero". Con la costruzione di un plastico (2019) posso dire che lo studio del Tempio dei Dioscuri possa ritenersi concluso. L’avvincente sunto dei 35 anni di ricerche (non in forma continuativa, ovviamente) è stato presentato al pubblico durante la presentazione del libro “Roma Sotterranea” di Edilazio nella sede della Nuvola di Fuksas nel Dicembre 2019 nonché in due conferenze (Sofia, Bulgaria 4 Febbraio 2020 e Santa Maria sopra Minerva 5 Febbraio 2020).

Pubblicato da Carlo Pavia su Domenica 7 giugno 2020


Per saperne di più, Carlo Pavia, ROMA SOTTERRANEA, Gangemi Editore

Carlo Pavia è l’Archeospeleofotosub (definizione coniata dal giornalista Fabrizio Carboni per un articolo sulla rivista Panorama): archeologo, speleologo, sub e fotografo.
Autore di molti libri sulla Roma antica, fondatore delle riviste “Forma Vrbis” e “Roma e il suo impero”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *