Il programma di Venerdì 16 Febbraio
Il programma di tutti gli articoli di questa settimana
Piermario De Dominicis: Prosegue la nostra pubblicazione degli scritti inediti di Piermario recuperati dal libello intitolato “POSTINTELLIGENTE” che l’autore fece stampare in pochissime copie e del quale siamo riusciti a recuperarne una copia anastatica. Questo racconto “Amo ogni cosa amino gli altri” è un po’ più lungo degli altri racconti scritti da Piermario, una storia ironica e graffiante come solo Pier sapeva scrivere. E’ veramente delizioso.
Lambo Vlà Riproponiamo questo scritto del nostro compianto collaboratore, nonché padre del nostro Carlo De Santis, Lambo Vlà. Nel 2018 (un anno prima che ci lasciasse) scrisse alcuni articoli che è nostra intenzione riproporvi. Questo di oggi si intitola “Il ventennio di mio padre”, si tratta di cinque brevi racconti che ci riportano indietro alla realtà di quegli anni del ventennio, visti con ironia e disillusione dal nostro Lambo che ci racconta alcuni episodi che vedono come protagonista suo padre Alberto.
Lino Predel, in “Il disco di Festo, un mistero millenario” ci parla del disco di Festo, uno strano manufatto circolare di argilla di 15/16 cm di diametro, oggi conservato nel Museo Archeologico di Heraklion a Creta. Reperto unico, un vero e proprio enigma dell’archeologia, è testimone di una lingua che, in assenza di ulteriori scoperte, è destinata a restare sconosciuta.
Piermario De Dominicis: in “I libri ritrovati della Shoah, 2° parte“, ci racconta la storia di un libro scritto da un autore, Zvi Kolitz, al quale la sua opera sfuggì perché il suo contenuto venne ritenuto troppo autentico per poter essere stato anche solo immaginato.
Carlo De Santis in “Black Magic Woman – Abraxas”, racconta storia e contenuto di quello che resta il più importante e famoso album del chitarrista Carlos Santana, svelando anche alcune curiosità forse poco conosciute.
Lorenzo Palombo, “Un film da (ri)scoprire: Adua e le compagne (1960) di Antonio Pietrangeli”.
Un film da (ri)scoprire soprattutto per ricordare Sandra Milo, ormai scomparsa da un mese. Un film diretto da un regista (e scritto insieme a Ruggero Maccari ed Ettore Scola) che ha proposto un universo femminile più sfaccettato e in primo piano rispetto al cinema italiano di ieri, dove madri, sorelle e figlie erano dei semplici ruoli di supporto. Adua e le compagne è la storia di quattro prostitute – altra figura presente nel nostro cinema – che si ritrovano ad affittare un casale in campagna per aprire una trattoria e continuare la loro professione sotto copertura, dato che nel nostro Paese era stata approvata la Legge Merlin che fece chiudere tutte le case di tolleranza.
Carlo Pavia, nella rubrica “ArcheoTour”, ci conduce alla scoperta della Roma sotterranea con una serie di mini-conferenze in video, della durata di circa 15 min ciascuna, curate in prima persona dall’autore. Nella mini-conferenza di questa settimana Carlo ci illustra “I colombari di via Taranto”.
Scendi nel cortile del tuo palazzo, apri un tombino e guarda che c’è sotto!
Buona visione
BDM: Altri sketches per il Profs…
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