Il programma di Venerdì 18 Agosto
Il programma di tutti gli articoli di questa settimana
Piermario De Dominicis: in “Aldo Manuzio e l’avventura dello stampar moderno”, ripercorre la vita dell’umanista e stampatore Aldo Manuzio, vissuto tra Il Quattrocento e il Cinquecento, che, partendo da Bassiano, nel Lazio, passando poi per Roma dove studiò, e per l’Emilia, arrivò infine a Venezia, divenendo con la sua attività innovativa un uomo decisivo per il progresso tipografico, editoriale e culturale.
Carlo De Santis alias Klaus Troföbien in “Aoxomoxoa: The Grateful Dead”, racconta la storia di un capolavoro grafico e discografico e quella della band che lo incise, i Grateful Dead, una delle migliori incarnazioni musicali della stagione della controcultura hippie di San Francisco.
Francesca Suale in “Tutti i libri parlano di altri libri!”, si addentra in una riflessione sul valore della lettura e sui libri che non possono essere considerati una merce; là dove tutte le merci sono destinate a essere consumate e a esaurirsi, il libro invece è destinato a rigenerarsi a ogni lettura, a modificarsi e modificare il lettore, rivitalizzandosi, per poi tornare attraverso altri libri; gli scrittori in realtà non sono che lettori “contaminati” dalle proprie letture e, come accade in una sorta di catena alimentare, anche i libri nutrono e accrescono e si trasformano per tornare a portare nuovi frutti.
Lorenzo Palombo, in “Un film da (ri)scoprire: 4 passi fra le nuvole (1942) di Alessandro Blasetti”. Questo film, la cui sceneggiatura è firmata da Cesare Zavattini e Aldo De Benedetti, è considerato uno dei precursori del neorealismo – insieme ad Ossessione (1943) di Visconti e I bambini ci guardano (1944) di De Sica. A dispetto del cinema di propaganda fascista e dei telefoni bianchi, Blasetti non ha indagato affatto sullo stile di vita borghese del nostro Paese, ma su quello degli operai, pendolari e contadini. Con una grande interpretazione di Gino Cervi.
Lino Predel, in “San Lupo e la banda del Matese” ci parla di una parte della storia dell’anarchismo nella seconda metà dell’800, l’epoca in cui erano in corso diversi tentativi d’organizzazione del movimento: era un continuo susseguirsi di tentativi insurrezionali che quasi sempre fallirono. Anche sconfitti, tuttavia, diedero dignità all’aspirazione di ottenere immediatamente quella giustizia sociale che non sembrava raggiungibile in un modo diverso da quello della rivolta.
Carlo Pavia, nella rubrica “ArcheoTour”, ci conduce alla scoperta della Roma sotterranea con una serie di mini-conferenze in video, della durata di circa 15 min ciascuna, curate in prima persona dall’autore. La mini-conferenza di questa settimana sarà dedicata a “San Pietro in Vincoli.
Niente di grandioso, è vero, ma quel poco visibile è straordinario!
Buona visione.
Emy Miliucci, nell’ambito della sua rubrica “Diritto di ReCesso” propone “Il Caffè”, raccontando gli evitabili tormenti di un giorno teoricamente dedicato al relax, al mare ed alla spiaggia, e che si imposta, invece, sulla modalità girone infernale
Fresia Erèsia: nella rubrica “Poesie a margine”, ci propone da “A te non fa strano” una poesia di Gio Evan
BDM: Altri sketches per il Profs…
Latina Città Aperta: riscopre un’altra parola dimenticata nella rubrica “Parole nella Nebbia”
Sem Aforico: ci snocciola nuovi aforismi
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